Non class. nel 2014
Best: 1° nel 2011
Torna al Giro dopo il 2011. Ora vuole la rosa, a luglio cercherà la gialla
3° nel 2014
Best: 3° nel 2014
Lo scorso anno stupì tutti. Cerca la vittoria, nenche troppo segretamente
2° nel 2014
Best: 2° nel 2014
Dopo Nairo Quintana, vuole regalare un'altra maglia rosa in Colombia
Non class. nel 2014
Best: 7° nel 2010
S'è preparato quasi solo per il Giro. Sarà la sua grandissima occasione
5° nel 2014
Best: 5° nel 2014
In palla al Trentino, può essere pericoloso se non avrà inconvenienti
Non class. nel 2014
Best: 7° nel 2008
È un gran piazzato, ma esce dal Romandia con una gamba sorprendente
Non class. nel 2014
Il Romandia lui l'ha vinto. L'incognita è come terrà sulle tre settimane
Non class. nel 2014
Best: 19° nel 2013
Avrà una grande squadra a disposizione, un bel piazzamento ci sta tutto
I VELOCISTI
Non saranno troppe, come nella tradizione delle ultime edizioni del Giro d'Italia, le possibilità concesse ai velocisti. Le ruote veloci saranno quindi poche e nemmeno le più quotata (per dire: Cavendish fa rotta sulla Californi, Kittel ha un virus da mesi ormai, Degenkolb correrà il Tour). Il nome più importante tra tutti è senza dubbio quello di André Greipel, anche se non ha vinto troppo quest'anno. C'è pure Michael Matthews, sei giorni in rosa nel 2014 ed una gamba che gli permette di star davanti sia in pianura che sulle salitelle. Da temere Juan José Lobato e soprattutto i nostri: da Elia Viviani a Sacha Modolo, da Giacomo Nizzolo a Matteo Pelucchi e Manuel Belletti, senza dimenticare quell'Alessandro Petacchi in età da pensione, certo, ma che se trova la giornata giusta...
Non class. nel 2014
Best: 133° nel 2008
Solo tre vittorie ad oggi, ma resta pur sempre un avversario temibile
Non class. nel 2014
Nel 2014 sei giorni in rosa. Torna e pare essere più forte di prima
145° nel 2014
Best: 119° nel 2013
Il forte veronese sarà l'unica punta negli sprint per la Sky di Richie Porte
Non class. nel 2014
Best: 125° nel 2013
Uno sprinter per ogni arrivo. In alternativa a lui ci sarà Roberto Ferrari
141° nel 2014
Best: 130° nel 2013
Il milanese cresce stagione dopo stagione. Sa farsi guidare o arrangiarsi
Non class. nel 2014
Ha imbroccato la stagione d'oro. E tiene molto bene sulle salitelle
136° nel 2014
Best: 123° nel 2013
Un uomo nell'ombra, sa uscir fuori bene. Una tappa al Giro nel 2014
Non class. nel 2014
Best: 144° nel 2013
La Southeast punterà forte su di lui. E lo aiuterà un certo Petacchi...
I GIOVANI
Sembra francamente molto difficile che la maglia bianca possa sfuggire a Fabio Aru, è allora interessante la lotta dietro di lui. In casa Cannondale-Garmin è da tenere sott'occhio l'interessante coppia tutta italiana formata da Formolo e Villella: il secondo esordisce al Giro, dopo che l'anno scorso mostrò doti notevoli l'anno scorso, facendo benissimo al Tour de Suisse ed al Campionato Italiano, l'altro è alla seconda partecipazione, ci si augura più fortunata della scorsa, conclusasi anzitempo per una caduta. Sfortunato l'anno scorso fu anche Francesco Manuel Bongiorno, terzo sullo Zoncolan, danneggiato da un tifoso imbecille, ed è chiamato ad iniziare a concretizzare le sue qualità. Aggueriti anche gli stranieri: Johan Esteban Chaves in salita ci sa fare ed in casa Orica GreenEDGE è libero da gerarchie, come potrebbe esserlo Sebastian Henao, che dicono sia persino più forte del cugino. Jesús Herrad viene da una prestazione eccellente alla Vuelta a Asturias, condita da una vittoria, e potrebbe essere una delle sorprese di questo Giro. In casa FDJ Kenny Elissonde, uno che da giovanissimo domò l'Angliru, proverà a far bene.
3° nel 2014
Best: 3° nel 2014
Miglior giovane del lotto, maglia bianca sua già da Sanremo. Salvo cataclismi
Non class. nel 2014
Il colombiano, dopo anni sfortunato, parrebbe essersi davvero ritrovato
Non class. nel 2014
Scalatore puro, inseguirà la maglia bianca con un occhio alla generale
59° nel 2014
Best: 59° nel 2014
S'è preparato bene, adesso bisogna raccogliere i frutti del duro lavoro
Non class. nel 2014
Fratello minore di José, ha classe da vendere ed è uscito bene dalle Asturie
22° nel 2014
Best: 22° nel 2014
Altro parente di: cugino di Sergio, s'è messo in luce alla corsa rosa del 2014
Non class. nel 2014
In tanti lo aspettano ancora. Pochi segnali da lui, che la corsa rosa sia una svolta?
Non class. nel 2014
Il francese è forte ed imprevedibile, tra prove eccellenti e prestazioni opache
GLI SCALATORI
La lotta alla maglia azzurra di miglior scalatore, con tutte le salite e salitelle che sin dall'avvio in Liguria si incontreranno, sarà molto avvincente. Si deciderà sulle grandi montagne e grazie a qualche fuga, con ogni probabilità. Tra i principali candidati al titolo di miglior scalatore c'è il colombiano Darwin Atapuma, ma pure Igor Antón potrebbe trovarsi i suoi spazi. Lo stesso dicasi per Mikel Nieve, basco della Sky, con un altro basco, stavolta dell'Astana, ovvero Mikel Landa, pronto all'assalto. Tra i pretendenti anche Damiano Cunego, che tagliato fuori dalla lotta per la generale potrebbe dedicarsi ai Gpm. Franco Pellizotti correrà in una Androni sempre in fuga, logicamente accumulerà punti. Stefano Pirazzi pure andrà spesso in fuga ed alla fine il suo bottino potrebbe essere molto, molto buono.
37° nel 2014
Best: 18° nel 2011
Libero da compiti di gregariato, può sicuramente aspirare alla maglia azzurra
Non class. nel 2014
Best: 18° nel 2013
È un colombiano in crescita e sulle salite si troverà in fuga. Farà bei punti
19° nel 2014
Best: 1° nel 2004
Sì, proprio quel Cunego. Non ha la gamba del 2004, ovvio, però chissà...
34° nel 2014
Best: 34° nel 2014
Lavorerà per Aru, ma potrebbe ritagliarsi dei momenti per fare punti sui Gpm
66° nel 2014
Best: 66° nel 2014
La Southeast tiene a far bene, il venezuelano è un buonissimo scalatore
Non class. nel 2014
Best: 10° nel 2012
Il basco è qui solo per Porte. Ma il Team Sky lo lascerà libero ogni tanto?
12° nel 2014
Best: 3° nel 2009
Il Delfino di Bibione andrà all'attacco, correndo nell'Androni di Savio
85° nel 2014
Best: 44° nel 2013
Dopo quei duelli rusticani con Chalapud, ora bisogna dare il gran colpo
GLI OUTSIDER
In un Giro che per certi versi è carente nei grandi nomi per la classifica generale, troviamo una folta e qualitativamente ottima selezione di cacciatori di tappe. Basterebbero anche solo tre nomi per averne un'idea: Tom Boonen, Philippe Gilbert e Simon Gerrans. Il primo cerca il riscatto, dopo la sfortunatissima primavera che l'ha visto saltare Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix per una caduta, e potrebbe anche ributtarsi in qualche volata di gruppo, come un tempo; il secondo viene da una campagna delle Ardenne terminata senza acuti; il terzo è stato forse fin qui l'uomo più sfortunato della stagione, funestata da varie cadute, e cerca una vittoria che gli faccia tornare il sorriso. Roman Kreuziger è più che un cacciatore di tappe, potrebbe essere anche un outsider per la generale, così come Carlos Betancur, che ha ritrovato il fisico da corridore, staremo a vedere la forma. Gianni Meersman può imporsi in qualche finale veloce a gruppo ristretto, Sylvain Chavanel tramite azioni di forza, gente come Michael Rogers, Andrey Amador e Maciej Paterski cercando gloria in salita. Tra gli italiani Franco Pellizotti cercherà sicuramente la vittoria di poco sfuggitagli l'anno scorso, quando fu secondo sullo Zoncolan, Giovanni Visconti ha fatto cose discrete in primavera, ed avrà via libera nelle tappe dal profilo altimetrico irregolare. In casa Bardiani-CSF Sonny Colbrelli assicura piazzamenti, ma può e deve cercare la vittoria, insieme ad Enrico Battaglin, chiamato a vincere e soprattutto trovare costanza. Felline, Paolini e Gatto hanno caratteristiche simili, cercheranno di dire la loro nelle tappe più movimentate.
Non class. nel 2014
Best: 32° nel 2004
Uno come lui non può non andare in cerca di qualche vittoria di prestigio
Non class. nel 2014
Primo Giro per Tommeke, dopo quella primavera vuol la rivincita
Non class. nel 2014
Best: 6° nel 2011
Parte come la spalla di Contador, ma attenzione a non farlo scappar via
9° nel 2014
Best: 1° nel 2012
Sarà molto dura vederlo ripetersi in rosa. C'è anche Tom Danielson
Non class. nel 2014
Best: 5° nel 2013
Non lo si vede davanti da oltre un anno. Ricorderà ancora come si vince?
52° nel 2014
Best: 52° nel 2014
Quella vittoria di Oropa aveva gasato tutti. Ci sarà anche Sonny Colbrelli
Non class. nel 2014
Più di un alter Boonen, più di un velocista. Lui negli sprint ristretti ci sarà
Non class. nel 2014
Best: 35° nel 2013
Vestì la maglia rosa una vita fa. Non ha capitani, può vincere benissimo
Non class. nel 2014
Il francese, se beccato in grande forma, può dare fastidio a chiunque
96° nel 2014
Best: 43° nel 2013
Il torinese è veloce ed ha dalla sua una grandissima gamba a sorreggerlo
18° nel 2014
Best: 8° nel 2009
Buon passo, due tappe al Giro già vinte. Può ancora migliorare? Possibile
53° nel 2014
Best: 53° nel 2014
Un uomo per le salite, le salitelle ed anche le fughe. La Bardiani è al sicuro
111° nel 2014
Best: 59° nel 2013
Ha l'esperienza del vecchio e la brillantezza del neopro'. Da seguire sempre
Non class. nel 2014
La CCC Sprandi ne ha fatto il capitano unico. Cercherà gloria nelle tappe
Non class. nel 2014
Velocista ma non solo: nelle frazioni mosse può dire tranquillamente la sua
Non class. nel 2014
Best: 43° nel 2009
Uomo da classiche, non ha iniziato con troppa fortuna. È qui per un riscatto
Non class. nel 2014
Nella Sky di Porte ci sarà spazio pure per questo corridore, al massimo da top ten
Non class. nel 2014
Best: 69° nel 2009
Veloce e resistente, una garanzia per la Southeast di Angelo Citracca
Non class. nel 2014
Non è proprio costante, ma se lo trovate in giornata è proprio da evitare
Non class. nel 2014
Best: 21° nel 2012
Al ritorno da dove aveva lasciato, in pratica. Per fare bene, meglio, bis
Il 98° Giro d'Italia che prenderà il via da Sanremo, con l'inedita cronosquadre sulla ciclabile, è quello di poche rivalità, ma ben condensate. Di qui c'è Alberto Contador, ormai sulla via del tramonto (all'anagrafe, perché in salita col cavolo che molla un metro!), che tenterà di entrare nella leggenda. Come? Vincendo prima la Corsa Rosa, poi la Grande Boucle, come fece Marco Pantani nel 1998. Impresa difficile, in un ciclismo che di moderno ha molto, soprattutto la concentrazione su un solo obbiettivo (spesso il Tour, appunto). Di là c'è Fabio Aru, sardo che nel 2014 stupì relativamente con il suo terzo posto ed una vittoria di tappa a Montecampione. Torna per far meglio, per confermare il podio, per vincere. Urán è un colombiano che difficilmente erediterà la maglia rosa da Nairo Quintana, assente, mentre Richie Porte è temibile, visto che in pratica ha preparato a puntino solamente il Giro. Riuscirà a far bene? Per il resto sarà tutto un rimescolarsi di carte, con il russo Ilnur Zakarin, recente vincitore del Romandia, che potrebbe essere la vera rivelazione della corsa più bella del mondo, nel paese più bello del mondo.