Dopo la rescissione del contratto con l'AG2R La Mondiale dello scorso agosto, Carlos Betancur ha trovato una squadra che ha deciso di puntare su di lui. Dopo un paio di stagioni con troppi bassi, il ventiseienne colombiano ha firmato per due stagioni con il Movistar Team. Il forte scalatore di Ciudad Bolívar è il terzo acquisto della formazione spagnola dopo il neoprofessionista Jorge Arcas e il portoghese Nelson Oliveira.
Si conclude anzitempo il rapporto lavorativo tra AG2R La Mondiale e Carlos Betancur: la formazione francese informa che ieri è stato trovato l'accordo fra le parti per la rescissione consensuale del contratto, che prevedeva come naturale scadenza il 31 dicembre 2016. Nelle fila della squadra transalpina dal 2013, Betancur ha conquistato la Parigi-Nizza 2014 nonché piazzamenti di rilievo quali il terzo posto alla Freccia Vallone, il quarto alla Liegi-Bastogne-Liegi e il quinto al Giro d'Italia, tutti e tre nel 2013.
La 19esima tappa del Giro d'Italia, 236 km da Gravellona Toce a Cervinia, è di un grandissimo Fabio Aru. In fuga nove corridori dopo 34 km: Carlos Betancur e Matteo Montaguti (AG2R), Nick Van der Lijke (Lotto NL), Pavel Kochetkov (Katusha), Esteban Chaves (Orica), Diego Ulissi (Lampre), Giovanni Visconti (Movistar), Vasili Kiryienka (Sky) e Marek Rutkiewicz (CCC).
Sono 236 i chilometri in programma nella 19esima tappa del Giro d'Italia tra Gravellona Toce e Cervinia con ben tre gran premi della montagna di prima categoria: la giornata è iniziata subito ad alta velocità con 50.3 chilometri percorsi nella prima ora di gara.
La 15esima tappa del Giro d'Italia, 165 km da Marostica a Madonna di Campiglio, è di Mikel Landa. Dopo che sul Passo Daone erano rimasti al comando Giovanni Visconti, Kanstantin Siutsou e Hubert Dupont, l'Astana di Fabio Aru ha fatto un ritmo infernale sia in salita che in discesa. Isolato Contador, Aru poteva invece contare su Rosa, Tiralongo, Kangert e Landa.
Il Passo Daone è la prima asperità veramente dura della 15esima tappa del Giro d'Italia, 165 km da Marostica a Madonna di Campiglio. In testa Giovanni Visconti, Kanstantsin Siutsou e Hubert Dupont, mentre l'Astana di Fabio Aru detta un ritmo infernale. La Tinkoff-Saxo di Alberto Contador si sgretola sulle dure rampe, con la maglia rosa che perde sia Basso che Kreuziger, non Michael Rogers.