Per la seconda volta in 115 anni di storia, l'UCI ha modificato il proprio logo ufficiale: la nuova creazione è stata svelata oggi ed è un tassello nel tentativo di modernizzare l'immagine dell'organizzazione e rafforzare le relazioni con tutte le parti interessate. Restano sempre in evidenza i tradizionali colori dell'arcobaleno, un vero e proprio segno distintivo dell'Unione Ciclistica Internazionale e dei suoi Campionati del Mondo.
Nella giornata di sabato la Federciclismo aveva comunicato l'inizio di una partnership con l'omologa federazione kazaka per promuovere la cooperazione tra i due movimenti; nell'occasione Renato Di Rocco aveva commentato la particoalre situazione del team Astana, dichiarando: «Insieme al presidente Kaletayev (capo del ciclismo kazako) e al suo staff abbiamo analizzato le risultanze dell'audit realizzato dall'Università di Losanna riguardo quanto accaduto, riscontrando le contraddizioni che avevo già espresso in sede di UCI una volta ricevuto il dossier».
Grande rivoluzione nel mondo sportivo europei: EAA (European Athletics Association), ETU (European Triathlon Union), FISA (Fédération Internationale des Sociétés d'Aviron), LEN (Ligue Européenne de Natation) e UEC (Union Européenne de Cyclisme) si sono accordate per creare gli European Sports Championships, una rassegna in cui queste cinque discipline disputano contemporaneamente i rispettivi campionati europei.
Mario Zorzoli è tornato ad essere il responsabile medico, anche per il settore antidoping, dell'UCI.
Il destino dell'Astana si conoscerà ad inizio aprile.
È stato pubblicato la scorsa notte il report della Cycling Independet Reform Commission (CIRC), un documento fortemente voluto dall'UCI di Brian Cookson per aiutare a fare chiarezza su molti aspetti oscuri del passato in tema di doping e non solo, andando anche a valutare quella che è la situazione attuale del ciclismo.