Egregi Signori,
Voglio precisare che la mia accettazione della sanzione va intesa come dichiarazione di resa: mi arrendo a un sistema che ha deciso che a 25 anni io debba smettere di essere un ciclista professionista.
Si tratta di una sanzione che non reputo giusta e che non sento per nulla appartenermi dal momento che non ho mai fatto uso di sostanze dopanti.
Il mio passaporto biologico è impeccabile, le differenti e plurime analisi del sangue sono ineccepibili.
Ha fatto discutere nelle settimane scorse la presa di posizione dell'UCI in merito all'utilizzo di marciapiedi e sentieri laterali da parte dei corridori impegnati in special modo nelle corse nordiche, dove l'abitudine era (e resta) radicata. Impedire l'uso di "scorciatoie" quali potrebbero essere i sentierini in asfalto o terriccio a lato dei tratti in pavé era uno degli obiettivi dell'Unione Ciclistica Internazionale, che in un primo momento aveva infatti vietato quest'usuale pratica.
La notizia, se confermata, sarebbe una vera e propria bomba: Amaury Sport Organisation, meglio nota come ASO, proprietaria di Tour de France, Vuelta a España ed altre corse (Paris-Nice, Critérium du Dauphiné, Paris-Roubaix, Liège-Bastogne-Liège, Flèche Wallonne, Paris-Tours, Tour of Oman, Tour of Qatar, World Ports Classic, Arctic Race of Norway...) potrebbe comprare RCS Sport, ossia la società organizzatrice del Giro d'Italia (oltre a Strade Bianche, Roma Maxima, Milano-Sanremo, Tirreno-Adriatico, Giro di Lombardia).