In seguito alla positività di Simon Yates alla Terbutalina, una sostenza per curare problemi di asma, la Orica GreenEDGE ha rilasciato un comunicato stampa in cui si assume la piena responsabilità di quando accaduto e scagionando il giovane corridore britannica da ogni responsabilità diretta: «La sostanza è stata data a Simon Yates tramite un inalatore per asma e di conseguenza questa è stata segnalata dal dottore della squadra nel modulo del controllo antidoping compilato e firmato al momento del test.
Il mistero sull'identità del corridore britannico testato positivo all'antidoping in marzo in Francia è durato molto poco: il Daily Mail, dopo aver diffuso l'anticipazione di una positività, ha rivelato che il ciclista coinvolto è Simon Yates, 23enne della Orica-GreenEDGE, già Campione del Mondo su pista nella Corsa a punti a Minsk nel 2013.
È il Daily Mail a gettare nel panico il ciclismo britannico a tarda sera, con la notizia della positività di un ciclista di spicco del movimento british, uno abbastanza forte da giocarsi «un posto per la prova su strada delle prossime Olimpiadi di Rio de Janeiro». Il test antidoping fallito dal corridore risalirebbe a marzo e sarebbe stato effettuato nel corso di una gara francese.
La Commissione Disciplinare dell'UCI ha annunciato oggi il suo verdetto nel caso riguardante Femke Van der Driessche, la ragazza belga trovata con una bicicletta motorizzata agli scorsi Campionati del Mondo di Ciclocross: Van der Driessche è stata squalificata per sei anni fino al 10 ottobre 2021 ed è stata privata di tutti i risultati conquistati dall'11 ottobre 2015, compresi i titoli di campionessa belga ed europea della categoria Under 23.
È arrivata una decisione ufficiale anche per quanto riguarda la squalifica per doping di Davide Appollonio: il molisano classe 1989, risultato positivo all'EPO in un controllo a sorpresa effettuato il 14 giugno 2015, è stato fermato per quattro anni fino al 29 giugno 2019, in linea con il nuovo regolamento WADA entrato in vigore a partire dal 1° gennaio 2015. In carriera Appollonio ha corso da professionista per Cervélo Test Team, Sky, AG2R La Mondiale e Androni-Sidermec riuscendo a vincere tre corse, una nel 2010 e due nel 2011.
Già nel marzo 2014 Sergio Luis Henao era stato fermato dal Team Sky per un periodo di tre mesi alfine di alcuni controlli anomali effettuati fuori competizione; al termine di quel periodo una commissione di esperti indipendenti avevano registrato che tali valori erano una normale risposta all'altitudine (il colombiano vive in patria ad oltre 2500 metri slm).
Nei primi tre mesi e mezzo del 2016 sono stati più di 120, la maggior parte dei quali provenienti dall'Europa dell'Est, gli atleti risultati positivi al famigerato Meldonium, sostanza che la WADA ha inserito tra quelle vietate a partire dallo scorso 1° gennaio: adesso proprio la WADA ha annunciato che alcuni di questi atleti potrebbero riuscire ad evitare una squalifica.
Nel consueto aggiornamento periodico degli atleti sospesi per aver fallito controlli antidoping l'UCI ha inserito quattro nuovi nominativi: il più noto è quello di Mattia Gavazzi (Amore & Vita-Selle SMP), risultato positivo alla cocaina in un controllo effettuato lo scorso 10 luglio 2015 in occasione del Tour of Qinghai Lake. Per lo sprinter bresciano si tratta della terza positività a tale sostanza, dopo quelle registrate nel 2004 e nel 2010.
Il Meldonium, la sostanza inserita dalla WADA tra quelle dopanti a partire dallo scorso 1° gennaio, continua a mietere vittime all'antidoping tra gli atleti russi di tutti gli sport: a cadere nella rete stavolta sono stati i ciclisti Anastasia Chulkova e Pavel Yakushevsky che si aggiungono ad Eduard Vorganov, già sospeso a febbraio proprio per un'identica positività.
L'UCI ha comunicato la squalifica comminata nei confronti di Petr Ignatenko: il ventottenne russo era stato trovato positivo lo scorso 8 aprile in un controllo fuori competizione al GH, acronimo che indica l'ormone della crescita. L'atleta allora in forza alla RusVelo è stato messo al bando dalla federazione internazionale per 3 anni e 9 mesi: la scadenza della pena avverrà il 7 marzo 2019.