È stato 4° nel 2012, alle spalle del terzetto formato da Gerrans-Cancellara-Nibali, primo del suo gruppo. Secondo, da favoritissimo, lo scorso anno, battuto da quel Gerald Ciolek (a torto) sottovalutato. Peter Sagan ci riprova e quest'anno la Sanremo la vuole sul serio.
Moreno Moser sarà costretto a saltare la Milano-Sanremo di domenica a causa di un infortunio al ginocchio sinistro: il corridore della Cannondale soffre di una dolorosa tendinopatia inserzionale distale del muscolo quadricipite che già lo aveva spinto a saltare la cronometro conclusiva della Tirreno-Adriatico. Al termine dell'allenamento di questa Moser Moser ha nuovamente sentito molto dolore al ginocchio e quindi assieme allo staff della squadra s'è deciso di saltare la Sanremo per osservare un periodo di riposo di 10 giorni. Al posto di Moser la Cannondale schiererà Paolo Longo Borghini.
Al termine della Bucchianico-Porto Sant'Elpidio, 6a tappa della Tirreno-Adriatico, il Cannondale Oscar Gatto spiega com'è andata la tappa: renderla dura per far faticare i velocisti, quindi portare Sagan a ruota di Greipel. Peccato che il treno dei Lotto sia "deragliato", facendo ritardare tutti eccetto l'Omega Pharma Quickstep, che era davanti ai caduti. La fiducia di Gatto però è tanta, visto che la condizione sta migliorando e la Sanremo è vicina.
Bob Burbank è il global general manager della Cannondale, azienda americana produttrice di bici che dal 1997 sponsorizza il ciclismo (a livello tecnico, dalla prima esperienza con la Saeco in avanti; poi come main sponsor del team omonimo da due anni) e che - stando alle parole del dirigente - non ha intenzione di smettere: «Abbiamo già pianificato i nostri investimenti fino a tutto il 2015, non abbiamo alcuna intenzione di farci da parte».
Vittoria di rabbia per Peter Sagan ad Arezzo, arrivo della terza tappa della Tirreno-Adriatica. Lo slovacco della Cannondale ha avuto la meglio sullo strappetto conclusivo, rispondendo alla grande a un attacco di Philippe Gilbert ai 300 metri. Sagan si è imposto su Michal Kwiatkowski e su Simon Clarke, con Gilbert che ha chiuso al quarto posto davanti a Daryl Impey, Daniele Bennati e André Greipel. Al nono posto Nocentini. La tappa è vissuta su una fuga a cinque con Bjorn Thurau, Robert Thomson, Nicola Boem, Cesare Benedetti e Marco Canola.