Si completa la requisitoria del pubblico ministero Antonino Condorelli, procuratore capo della Procura di Mantova, il quale ha espresso le seguenti richieste di imputazione o assoluzione per i personaggi coinvolti nel cosiddetto Processo Lampre.
Il procuratore capo di Mantova, Antonino Condorelli, ha chiesto il rinvio a giudizio per 32 persone - tra atleti, medici e preparatori atletici - nell'ambito dell'inchiesta sul doping nel ciclismo partita a fine 2008. Guido Nigrelli, farmacista di Mariana Mantovana, è ritenuto la mente del traffico illecito insieme a Sergio Gelati, preparato atletico della Lampre.
La Procura di Mantova ha chiesto il rinvio a giudizio di 32 indagati, tra cui figurano personaggi di spicco del ciclismo professionistico.
Secondo quanto anticipa Tuttobiciweb.it, il TAS di Losanna (Tribunale di Arbitrato Sportivo, il massimo ente giudicante dello sport) avrebbe accolto il ricorso presentato dall'UCI contro Franco Pellizotti, squalificando il corridore per due anni. Pellizotti, fermato per valori anomali nel Passaporto Biologico, aveva vinto il ricorso di fronte alla Federciclismo, ma l'appello dell'Unione Ciclistica Internazionale presso il TAS si è risolto con questa lunga sospensione. È la prima volta che valori fuori norma nel PB portano a una squalifica.
Il 25 febbraio prossimo partiranno le udienze del TAS per i ricorsi che l'UCI ha inoltrato al tribunale svizzero riguardo ai casi relativi al passaporto biologico. Verranno messe sotto esame le cartelle di Francesco De Bonis e Franco Pellizotti (dal 3 marzo) che quindi verosimilmente potranno conoscere il loro destino prima del Giro d'Italia.
Come prevedibile, l'assoluzione di Franco Pellizotti da parte del TNA del Coni dopo il fermo dell'UCI sulla base del profilo dell'atleta riscontrato attraverso il passaporto biologico, rischia di fare giurisprudenza: il veronese Pietro Caucchioli, squalificato per 2 anni il 17 giugno 2009 dallo stesso organo italiano sulle basi dello stesso passaporto che ha assolto Pellizotti, ha fatto ricorso al TAS di Losanna contro la squalifica, e l'organo svizzerà ascolterà il ciclista italiano il prossimo 21 dicembre e deciderà qualche settimana dopo.
Il filone d'inchiesta riguardante le confessioni di Bernhard Kohl e Stefan Matschiner, l'ex manager del corridore austriaco recentemente condannato a 15 mesi per aver effettuato pratiche dopanti, mette nuovamente nei guai Michael Rasmussen e Pietro Caucchioli: una relazione, infatti, confermerebbe che in data 24 settembre 2008 tre corridori si sarebbero sottoposti a dei prelievi di sangue da utilizzare poi per delle trasfusioni; Kohl ha ammesso di essere uno dei tre e ha lui stesso indicato il danese (che aveva anch'egli Matschiner come manager) e l'italiano come gli altri presenti in quell
Arrivano in questi giorni le condanne per i corridori fermati nel giugno 2009 per anomalie nei rispettivi passaporti biologici: il 27 maggio era toccato a Francesco De Bonis incappare nei 2 anni di squalifica (più circa 30mila euro di multa) decisa dal TNA italiano fino al 17 giugno 2011, poi il 3 giugno è stato Pietro Caucchioli a vedersi infilggere 2 anni (più circa 5mila euro di multa) dallo stesso TNA, con la stessa scadenza del corridore laziale.