Si correrà domani la 98a Liegi-Bastogne-Liegi, l'ultima Classica di primavera. Saranno 257 i km da percorrere ed 11 le côtes da scalare tra Liegi ed Ans (sobborgo della città). Impossibile non mettere tra i favoriti Philippe Gilbert, qui vincitore nel 2011 ed in netto crescendo di forma. Occhio ai nostri Nibali e soprattutto Cunego, parso in gran forma sulle strade trentine. Da non sottovalutare il vincitore dell'Amstel, Enrico Gasparotto, gli spagnoli Samuel Sánchez e Joaquim Rodríguez che insieme a Valverde proveranno a far corsa dura verso Ans.
Avrebbe dovuto saltarla a pie' pari, con la scusa (francamente un po' ridicola) di doversi concentrare sulla preparazione del Tour de France; e invece Samuel Sánchez ha sciolto la riserva, dopo essersi fatto per giorni corteggiare dall'idea di partecipare alla Liegi-Bastogne-Liegi, e così domenica sarà al via della Doyenne. La Euskaltel gli affiancherà Igor Antón, Egoi Martínez, Rubén Pérez, Mikel Nieve, Jorge Azanza, Romain Sicard e Gorka Izagirre.
Dopo quattro anni dal successo di Cunego, l'Amstel Gold Race torna a parlare italiano grazie allo spunto di Gasparotto che negli ultimi metri supera Vanendert e Sagan, dopo che un ritrovato Gilbert, ai cento metri, aveva riportato un gruppettino in scia di un Oscar Freire (che finirà comunque quarto) nelle insolite vesti di attaccante.
BMC protagonista tra Kruisberg e Eyserbosweg: Santambrogio e Van Avermaet hanno tirato sui due muri, e Gilbert appare pimpante in terza ruota. Problema meccanico per Samuel Sánchez, staccatosi sul Kruisberg ma prossimo al rientro con l'aiuto dei compagni. A 20 km dalla conclusione, Bardet è rimasto solo in testa sulla "salita delle antenne", ma il gruppo (dal quale, dopo il Gulperberg, era emerso tutto solo Simone Ponzi, rimasto per un po' in avanscoperta) è a 20" dal battistrada, ed è trainato fortissimo (nonché selezionato) da Niki Terpstra in cima all'Eyserbosweg.