La tappa regina del Delfinato, 167.5 km con 6 Gpm da Saint-Alban-Leysse a Morzine vede la vittoria del 22enne della Movistar Nairo Quintana. In fuga fin da subito un buon drappello di uomini: Ignatenko, Losada, Trofimov, Voeckler, Rolland, Kadri, Riblon, Machado, Paterski, Sarmiento, Di Grégorio, Moncoutié, Egoi Martínez, Marzano, Jesús Hernández, Sylvain Chavanel, Brice Feillu, Geniez, Carrara. Grivko all'inseguimento di questi uomini con un ritardo di 50" sul Col de la Colombière (1a categoria). Gruppo maglia gialla a 3'30".
La quinta tappa del Criterium del Delfinato, 186 km da Saint-Trivier-sur-Moignans a Rumilly, va al francese Arthur Vichot. Va via la fuga subito dopo la prima asperità, la Côte de Corlier, con all'interno uomini come Fofonov, Reza, Sarmiento, Di Gregorio, Egoi Martínez, Vichot, Navarro, Jeandesboz, Losada e Mederel. Sulla Grand Colombier provano a contrattaccare Moncoutié, Bouet, Cherel, Pauriol, Feillu, Geniez e Marzano ma guadagnano 20" per poi venir riassorbiti dal gruppo tirato dalla Sky. In cima alla Grand Colombier passa per primo Sarmiento.
È Rémy Di Gregorio a vincere la quarta ed ultima tappa della Vuelta Asturias. Il marsigliese della Cofidis ha preceduto di 2" Beñat Intxausti e David Moncoutié. La corsa va a Beñat Intxausti, che precede David De La Cruz (a 36") e proprio Di Gregorio (a 42").
Giovani francesi in luce nell'Haut Var: Hardy (Bretagne) vince la prima tappa, battendo il suo compagno di fuga Clément Koretzky, neoprofessionista portacolori della Pomme Marseille.
Dopo i fratelli Velits, altro colpaccio per la nuova squadra nata dalla fusione tra Omega Pharma e Quick Step. Si tratta del giovanissimo talento polacco Michal Kwiatkowski, quest'anno già terzo al Giro delle Fiandre Occidentali e alla Tre Giorni di La Panne con la casacca RadioShack, dopo aver vestito la maglia della Caja Rural nel 2010.