GP La Marseillaise 2012: Dumoulin vola, Marcato la sfiora - Marco chiude in seconda posizione alle spalle del francese
- Grand Prix Cycliste La Marseillaise 2012
- Cofidis, le Crédit en Ligne 2012
- FDJ - Big Mat 2012
- Team Europcar 2012
- Vacansoleil Pro Cycling Team 2012
- Arthur Vichot
- Bertjan Lindeman
- Cyril Lemoine
- Davide Malacarne
- Franck Vermeulen
- Jérémie Galland
- Jérôme Cousin
- Lieuwe Westra
- Marco Marcato
- Martijn Keizer
- Mikaël Cherel
- Rein Taaramäe
- Romain Bardet
- Romain Hardy
- Rémi Pauriol
- Rémy Di Gregorio
- Samuel Dumoulin
- Thibaut Pinot
- Uomini
Quello del GP La Marseillaise è un appuntamento fisso ormai da parecchi anni per il ciclismo europeo. Si tratta della prima gara stagionale, alla quale prendono parte le migliori squadre francesi e anche alcune squadre estere interessate a questa corsa ed all'Étoile de Bessèges, corsa a tappe che segue nei prossimi giorni.
Primo appuntamento, dicevamo, tant è che fino a poco tempo fa questa corsa era chiamata "Ouverture La Marseillaise". E non a caso è ancora l'inno francese a suonare, come succede da ormai 5 anni a questa parte, con la vittoria di Samuel Dumoulin, passista-sprinter tra i migliori in terra transalpina.
La corsa, breve (148 km) ma parecchio ondulata, ha visto andar via nelle prime fasi una fuga di 6 elementi (Pauriol, Taaramae, Lindeman, Cousin e Lemoine) ai quali si è aggiunto in un secondo momento Frank Vermeuelen, attempato neo-professionista (36 anni ad aprile) dell'altrettanto esordiente Véranda Rideau, squadra dilettantistica fino al 2011 che ha deciso, sulla scia della Pomme Marseille e della Roubaix-Lille Metropole, di fare il grande salto tra i professionisti.
La fuga non prende mai il largo, complice il percorso breve e la composizione di elementi pericolosi, e perde Lindeman nella discesa del Petit-Galibier, per una caduta, poi lo stesso Vermeulen sul Col de L'Espiguler. Alla fine vengono ripresi tutti a 42km dal termine, quando mancano ancora 2 salite, dando alla corsa tutto il tempo di accendersi nuovamente.
L'Europcar aveva tirato per riprendere la fuga, sul Col de Bastides viene fuori anche per chi: è Malacarne il capitano di giornata. Il bellunese di Lamon fa il forcing e porta via un gruppetto di 12 elementi, dei quali Cherel e Hardy prendono il largo in discesa guadagnando quasi 30". Nel gruppetto ci sono bei elementi: c'è Marcato, scortato da Westra, e ci sono i giovanotti terribili della nouvelle vague, Pinot e Bardet.
Dietro non stanno però a guardare e sull'ultima 'bosse', mentre Hardy e Cherel esauriscono la loro azione, rientrano una decina di elementi, tra i quali Dumoulin. In discesa il gruppo si spezzetta ancora e così le carte sono rimescolate: rimangono dunque in 15 davanti. La Cofidis gestisce bene la situazione, mandando Di Gregorio all'attacco con Galland per sfinire gli altri, quando siamo ai -4.
Uomini più veloci di Dumoulin in gruppo effettivamente non ce ne sono, e così il risultato finale è prevedibile: il tarchiato Samuel alza le braccia un'altra volta, la 23esima in carriera. Alla Marseillaise c'era andato vicino più volte, giungendo 3° nel 2010 e 5° nel 2008. Il secondo posto va dunque a un noto eterno piazzato come Marco Marcato il quale, ahimè, un uomo più veloce di lui lo trova sempre.
Una giornata veramente sfortunata per la Vacansoleil, tra la vittoria sfiorata e le cadute di Lindeman e Keizer, il quale comincia la stagione con due fratture a mano e clavicola. Incoraggiante la prestazione di Vichot, 24enne spesso in evidenza nella scorsa stagione e ormai pronto a esplodere. "Chocolat", medaglia di legno, per Galland, che precede un bravo Malacarne, che a quanto pare riscuote fiducia nel nuovo ambiente francese.