Naturalmente non c'è nessuno scandalo che fa tremare la Gazzetta dello Sport né il suo direttore, ci tenevamo però a porre all'attenzione dei nostri lettori un modo di fare giornalismo a dir poco becero.
È andata al francese Bryan Coquard (Direct Énergie) la prima tappa dell'Étoile de Bessèges, da Bellegarde a Beaucaire, di 152 km. Il giovane velocista ha anticipato sulla linea d'arrivo Timothy Dupont (Verandas Willems), Antoine Demoitié (Wanty Groupe Gobert), Rudy Barbier (Roubaix Métropole) e Baptiste Planckaert (Wallonie-Bruxelles), in uno sprint tra una ventina di corridori, dopo che una caduta nell'ultimo chilometro aveva spezzato il gruppo.
16 km contro il tempo da Benicàssim a Oropesa del Mar che subito sgranano per bene la classifica della Vuelta Valenciana: a imporsi nella crono d'apertura della gara spagnola è Wouter Poels, corridore della Sky che ha fatto segnare il tempo di 22'34"; alle spalle dell'olandese si sono piazzati Luis León Sánchez a 14", il Campione del Mondo di specialità Vasili Kiryienka a 20" e, ottimo quarto, Diego Rosa a 21".
Al termine della Vuelta al Pais Vasco 2015 aveva deciso di mettere in standby la propria carriera da ciclista per dedicarsi ad approfondire, tramite studi specifici, temi legati al mondo dello sport. Nelle ultime settimane dello scorso anno aveva anche comunicato il proprio ritiro: tuttavia non più tardi di una decina di giorni fa era emersa la possibilità di tornare in gruppo, eventualità divenuta realtà proprio oggi.
Jan Dieteren, corridore 22enne della Leopard Pro Cycling, sarà costretto a restare giù dalla bicicletta a tempo indeterminato: al giovane tedesco è infatti stato diagnosticato un tumore ad un testicolo che è già stato rimosso chirurgicamente. Dieteren adesso dovrà sottoporsi a quattro cicli di chemioterapia nelle prossime dieci settimane e dopo questi trattamenti verrà valutata la necessità di eventuali ulteriori interventi. «Sono nelle mani migliori - ha dichiarato Dieteren - e sono sicuro di vincere questa battaglia.
Va a Marcel Kittel la prima tappa del Dubai Tour 2016. Nella Dubai-Fujairah di 179 km il tedesco della Etixx-Quick Step si è imposto in maniera netta sul britannico Mark Cavendish (Dimension Data); sul terzo gradino del podio sale Giacomo Nizzolo (Trek-Segafredo). Buona prestazione dei corridori italiani: nei 10 si sono piazzati anche Sacha Modolo (quarto), Andrea Palini (quinto), Andrea Guardini (sesto) ed Elia Viviani (ottavo).
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Un prologo a cronometro di 2100 metri a Melbourne ha dato il via oggi al Herald Sun Tour, breve corsa a tappe australiana che si concluderà domenica. La vittoria è andata a William Clarke, corridore della Drapac che sullo stesso percorso si era imposto anche nel 2015: curiosamente il fotocopia rispetto all'anno passato c'è anche il secondo posto ad 1" di distacco di Caleb Ewan a cui non è bastato migliorare leggermente il proprio tempo visto che Clarke è riuscito a fare lo stesso.
Continuano a progredire le condizioni di salute di Adriano Malori: secondo il servizio medico della clinica di Buenos Aires in cui è attualmente in convalescenza dopo la spaventosa caduta al Tour de San Luis, il corridore parmense della Movistar è pienamente lucido e coscente e la sensibilità degli arti e la sua risposta agli stimoli esterni sono normali. Il progressi di Malori, che ha sempre accanto a sé la sua famiglia, stanno seguendo il percorso normale per casi di questo tipo.
Nel corso degli anni Oleg Tinkov ci ha ormai abituati ad iniziative fuori dagli schermi e così, dopo le particolarissime divise da allenamento create sia l'anno scorso che quest'anno, i corridori della Tinkoff si sono presentati a Dubai con una nuova divisa dedicata al Napoli e a Maradona: la maglia, che non sarà indossata in gara, si divide a metà tra quella ufficiale del team e quella del grande Napoli di Maradona con tanto di sponsor, scudetto tricolore, fascia da capitano e numero 10 sulla schiena.