Riportiamo da Tuttobiciweb il comunicato choc rilasciato da Lance Armstrong questa mattina in merito all'inchiesta USADA:
Lance Armstrong ha rinunciato a difendersi dalle accuse di doping provenienti dalla USADA, l'agenzia antidoping statunitense: ieri notte scadeva infatti il termine per comunicare all'USADA se andare ad un arbitrato o accettare la squalifica; rinunciando al processo Lance Armstrong verrà squalificato a vita e perderà tutti i risultati conquistati a partire dal 1998, comprese anche le sette vittorie consecutive al Tour de France.
Il Telegraaf, quotidiano olandese, rivela i nomi dei corridori (o ex corridori) che hanno testimoniato contro Lance Armstrong nel corso dell'inchiesta condotta dall'USADA, agenzia antidoping statunitense che avrebbe le prove per inchiodare Lance e altri 5 indagati (il team manager Bruyneel, i medici Ferrari, Celaya e García del Moral, e il preparatore Martí) all'accusa di doping di squadra dal 1999 al 2011. I 5 testimoni sarebbero Levi Leipheimer, Christian Vande Velde, George Hincapie, David Zabriskie e il team manager della Garmin Jonathan Vaughters.
Lo suggerisce, in base a fonti proprie, www.rmcsport.fr, e il bello è che ASO non conferma, ma nemmeno smentisce. Cosa? La voce secondo cui la RadioShack-Nissan, squadra gestita da Johan Bruyneel, potrebbe clamorosamente restare fuori dal prossimo Tour de France. Il motivo, secondo il sito transalpino, risiederebbe nel coinvolgimento dello stesso Bruyneel nell'affaire Armstrong, in seguito alle indagini che la USADA (Agenzia antidoping statunitense) sta portando avanti sui team US Postal, Discovery Channel, Astana e sulla RadioShack medesima.
Nelle 15 pagine di una lettera diffusa dal Washington Post l'USADA, l'Agenzia Antidoping degli Stati Uniti, comunica a Lance Armstrong che è pronta ad incriminarlo ufficialmente. Nella bufera non vi è soltanto l'ex ciclista americano ma il suo team manager a US Postal, Discovery Channel e RadioShack, Johan Bruyneel.
Secondo quanto riportato da CyclingNews, che a sua volta rilancia una notizia diffusa dall'Associated Press, si è chiusa senza addebiti per Lance Armstrong l'inchiesta antidoping portata avanti negli ultimi 2 anni da Jeff Novitzky della Food and Drug Administration, personaggio famoso per aver perseguito il caso Balco che sconvolse l'atletica leggera statunitense. L'inchiesta voleva portare alla luce un presunto doping di squadra nella Us Postal di Lance, ma non è giunta alle conclusioni attese dai procuratori.
Prende sempre più corpo l'ipotesi di vedere Andy Schleck alla partenza del prossimo Giro d'Italia. Secondo quanto riporta La Gazzetta dello sport, il nodo dovrebbe essere sciolto nel primo ritiro della Radioshack - Nissan, a Calpe dall'8 al 10 Dicembre. Sarebbero i quasi 100 km di cronometro al Tour e la volontà del patron Flavio Becca a voler dirottare Andy sulla corsa rosa. Luca Guercilena e Johan Bruyneel sono convinti di poter convincere il minore degli Schleck. «Se ho convinto Armstrong a correre il Giro - afferma Bruyneel - posso farcela anche con Andy».