Tour de France 2011: Contador, l'inizio è accidentato - Ora Alberto sarà costretto ad attaccare
Il Tour inizia in salita. La rampa del Mont des Alouettes Les Herbiers premia un Gilbert che aveva promesso una vittoria qui e puntualmente l'ha ottenuta, schiacciando nettamente gli avversari. Inizia in salita però anche per Contador, coinvolto nella caduta verificatasi ai -9 e rimasto nella parte inferiore del gruppo insieme a Samuel Sanchez. Al traguardo pagherà 1'23" dagli altri big e questo Alberto non se lo sarebbe aspettato di certo. Un Tour ad inseguimento già dalla prima frazione per lui.
Chi non insegue nessuno, se non corse dichiarate come obiettivi stagionali e puntualmente raggiunte è Philippe Gilbert. Lo scorso Mondiale era tagliato su misura per lui. L'aveva vinto, lo fregò, e fermò, il vento contrario. Alla Sanremo un terzo posto fa storcere a molti il naso, lui è sereno: «Punterò a vincere la Liegi». Più la Decana s'avvicina più Gilbert inanella successi. Freccia del Brabante, Amstel, Freccia e, infine, Liegi. Gli mostrano un'altimetria, è quella della prima tappa del Tour de France. Lui vede quegli strappetti, vede quegli arrivi che tirano all'insù, quei traguardi che non sono tagliati per i velocisti puri. Non tutti, almeno. E dichiara che punterà alla maglia gialla. Detto, fatto.
Una settimana fa il titolo belga in linea, oggi tutta la sua squadra è per lui. All'inizio è la solita fuga, la solita tappa da Tour, il solito caldo. I soliti fuggitivi vengono ripresi con leggero anticipo dall'Omega Pharma - Lotto, inizia la vera danza. Due cadute non sorprendono il vallone che sull'asperità finale viene provocato dallo scatto di Cancellara. Sembra la sparata giusta, quella dello svizzero, ma Gilbert lo va a riprendere, lo passa e conquista la prima maglia gialla, sia del Tour che del personale palmarès. L'aveva promesso, l'ha fatto, qui sta la sua grandezza.
Gilbert dichiara i suoi obiettivi, quasi dice anche dove e come attaccherà. Insomma, come nella commedia dell'arte il canovaccio è noto, per il resto s'improvvisa. Gilbert segue con cura il canovaccio delle sue vittorie, improvvisa scatti per chiudere su questo o quell'altro ed alla fine va sempre come aveva detto lui. Dove dice che vincerà, vince.
Dalla prima maglia gialla alla maglia gialla uscente, o maglia rosa entrante. Contador che perde 1'23" dai Basso, dagli Andy Schleck, dai Wiggins. Contador che rimane nella parte più arretrata del gruppo e così, al momento della caduta, resta invischiato nelle retrovie insieme a Samuel Sanchez ed altri. Non basterà approfittare di un salto di catena o temporeggiare nella nebbia, quest'anno. Contador dovrà attaccare già da subito per non avere brutte sorprese, dovrà levarli tutti di ruota.
Al Giro fu cosa semplice, il Tour è tutt'un'altra storia e, senza offesa per la corsa rosa, la Grande Boucle ha un campo partenti nettamente più agguerrito e competitivo. Ad oggi questo è forse il Tour più complicato - e sin dalle prime battute - per il madrileno. Nel 2009 ci provò il cosiddetto compagno di squadra Lance Armstrong, a farlo fuori sin dall'inizio con i ventagli. Alberto mise tutti a tacere a Verbier, quindi amministrò. Vedremo come gestirà la situazione difficile in cui è cascato per colpa di quella caduta.
Scenari nuovi per Contador, scenari di corsa innovativi, in questo Tour. Con il traguardo volante che dà più punti rispetto agli anni scorsi si è assistito praticamente ad una volata a metà tappa. In prossimità del traguardo volante ecco fior di squadroni a tirare per velocisti, con Farrar a battere il gruppo. Aumenta lo spettacolo, ma siamo sicuri che sulle montagne, con i big intenti a darsi battaglia, l'HTC o la Garmin non tireranno alla morte per i punti della maglia verde? Come ogni nuovo esperimento bisognerà aspettare, valutare, vedere. Intanto da oggi ne esce una situazione di corsa nettamente più spettacolare che in passato.
Gilbert e le sue vittorie dichiarate, le volate intertappa, la remontada di Contador. Elementi che danno spettacolo, elementi che ne daranno ed un Tour che, per un verso o per l'altro, è iniziato in salita.