È molto emozionato Fabio Aru sul palco della presentazione del Giro 2015. Ci è salito con tutti gli onori della cronaca, visto il risultato ottenuto nella passata edizione, un terzo posto alla prima partecipazione non è da tutti. Ma lui non ci ha ancora fatto il callo alle telecamere: «Sono molto emozionato per essere qui su questo palco. Il percorso del Giro 2015 è bellissimo, mi sembra molto duro, con una cronometro molto lunga, quindi adatto a dei corridori completi.
Anche la seconda edizione del Tour of Almaty si conclude con il trionfo di un corridore di casa dell'Astana: quest'anno la vittoria è andata al forte 22enne Alexey Lutsenko, già iridato tra gli Under 23 nel 2012 e vincitore quest'anno della tappa a cronometro del Giro di Danimarca. Il circuito kazako è stato di nuovo abbastanza selettivo e Lutsenko è riuscito ad avere la meglio sul russo Sergey Chernetskiy mentre il podio è stato completato da Sergey Lagutin, arrivato al traguardo con 21" di ritardo.
Un altro caso di doping coinvolge l'Astana.
La 95a edizione della Milano-Torno, la classica più antica d'Italia, è di Giampaolo Caruso. Nei 193.5 km da Settimo Milanese a Superga, salita da affrontare due volte, c'è stata la fuga a quattro con Jérôme Pineau (IAM), Lorenzo Rota (Mg.Kvis-Wilier), Nicola Dal Santo (Nankang-Fondriest) e Gianluca Leonardi (Area Zero). Dopo aver raggiunto un vantaggio di 6', il gruppo s'è rifatto sotto, tirato dall'Astana di Fabio Aru. Sul primo passaggio verso Superga Pineau ha abbandonato i compagni di fuga, raggiunti dal gruppo. Presto sarebbe terminata anche l'avventura del transalpino.
La campagna acquisti dell'Astana non cenna a fermarsi. Arriva un altro corridore italiano di spicco: è Dario Cataldo, proveniente dal team Sky. L'abruzzese ha firmato un contratto annuale che lo legherà al team kazako per tutto il 2015. Cataldo, ottavo acquisto stagionale, verrà impiegato come supporto per Aru e Nibali nei grandi giri.
Vincenzo Nibali non ha la forma del Tour de France. Lo rivela lui stesso in un'intervista rilasciata oggi a La Gazzetta dello Sport. Ma c'è di più: la caduta alla Tre Valli Varesine sta lasciando strascichi importanti. La ferita all'anca sinistra che lo Squalo dello Stretto s'è procurato alla Tre Valli Varesine, è ancora vasta e sporca. Quando sale in sella «dà fastidio, inutile nasconderlo», afferma Nibali. Per risolvere l'infortunio Nibali avrebbe pensato anche all'operazione post Mondiale, con trapianto di pelle.
Saranno 29 le formazioni che domani, nel primo pomeriggio, si daranno battaglia nei 57.1 km della cronosquadre di Ponferrada. I campioni uscenti sono gli Omega Pharma-Quick Step, che con Tony Martin potrebbero benissimo ripetersi. Ad insidiarli l'Orica e la Sky, senza dimenticare Movistar, Tinkoff-Saxo, BMC ed Astana. In gara tre formazioni italiane: oltre a Lampre-Merida e Cannondale, ci sarà anche la Continental Mg.Kvis-Wilier-Trevigiani.