È terminata attorno a mezzanotte e mezza l'odissea della maglia rosa Taylor Phinney tra ospedali e più d'un pronto soccorso. Dopo la caduta sul rettilineo finale di Horsens, Phinney aveva riportato un taglio profondo alla caviglia ed era dolorante. Partito in aereo dalla Danimarca alla volta di Verona, non appena atterrato è stato trasportato all'ospedale. La maglia rosa, messa in sala d'attesa per un'ora, è stata fatta attendere per poi sentirsi dire dagli infermieri di dover aspettare altre due ore (oppure di tornare il mattino seguente).
È dell'australiano Matthew Goss la terza tappa del Giro d'Italia, 190 km tutti pianeggianti con partenza ed arrivo ad Horsens. È la tappa dedicata a Wouter Weylandt ed inizia con il momento di raccoglimento prima del via. Al km 0, dopo scatti e controscatti, se ne vanno in sei: Miguel Mínguez Ayala, Alfredo Balloni, Ramunas Navardauskas, Mads Christensen, Martijn Keizer, Reto Hollenstein. Procedono di comune accordo ottenendo un vantaggio massimo di 3'52" al km 129.
Ion Izagirre è uno dei giovani spagnoli più promettenti attualmente in gruppo. È al Giro per fare esperienza e per cercare qualche fuga da lontano ed, eventualmente, un successo parziale. Non sogna la classifica («Il nostro capitano è Mikel Nieve»), ed è contento di correre col fratello Gorka (che però non è qui al Giro).
Continuano le avventure di Giovanni Visconti al Giro d'Italia, e continua il videodiario del campione italiano. Ecco qui la terza puntata, registrata a Horsens prima della partenza della terza tappa, e con un messaggio subliminale tutto da ascoltare e interiorizzare...!
Umiltà a tutto spiano per Enrico Gasparotto, che si schermisce a più riprese se si parla di tentare la soluzione personale al Giro 2012. Per lui, che già ha vinto in aprile l'Amstel Gold Race, non c'è l'urgenza di una ciliegina come un successo di tappa: «Siamo qui per Kreuziger e siamo concentrati su questo obiettivo. Non andrò in cerca di gloria personale; certo, se ci sarà l'occasione non mi tirerò indietro, sto bene, ma ripeto, non sarò io ad andare alla ricerca di chissacché».
Thomas De Gendt è uno dei nomi più intriganti del nuovo ciclismo belga, anche se lui per primo non conosce i suoi limiti e i suoi margini di miglioramento. Al Giro d'Italia 2012 il corridore della Vacansoleil proverà a far classifica, anche se una tappa resta l'obiettivo primario: «Non sono stato molto bene nelle ultime quattro settimane ma mi sono ripreso dal Giro di Romandia. Sono in buona forma ma non ottima, cercherò di migliorare. Voglio provare a tenere in classifica generale anche se non è facile, tutt'altro. Se ho puntato una tappa?
È un Alexander Kristoff sereno quello che si appresta a partire per la terza tappa del Giro d'Italia, a Horsens: controlla nei minimi dettagli la sua bici, e assolve Theo Bos, che ieri l'ha coinvolto in una caduta all'ultima curva della seconda tappa: «Spero di fare una buona corsa ed una volata. Adesso stavo controllando la bici nuova, ieri la mia s'è rotta nella caduta. Ho visto Theo Bos arrivare troppo veloce all'ultima curva. Non credo potessi fare niente di diverso. Oggi non ho incontrato Bos, sono cose che accadono in un normale sprint. Così è la vita».