Luca Scinto, direttore sportivo della Farnese-Selle Italia, parla con la consueta schiettezza alla partenza della seconda tappa del Giro d'Italia 2012: «Con Guardini bisogna aver pazienza e aspettarlo, ha solo 22 anni e se vincesse una tappa quest'anno sarebbe fantastico»; del velocista veronese si dice che possa aver perso un quid di esplosività, Scinto non smentisce ma minimizza: «Partiamo dal presupposto che in salita andava pianissimo, e quindi se non fosse migliorato su quel versante, sarebbe potuto andare a correre solo in pista. Può aver perso un minimo di esplosività?
Matthew White, direttore sportivo della Orica-GreenEDGE, fa il punto della situazione sulla sua squadra, all'indomani della prima tappa del Giro d'Italia: «Bobridge non ha avuto alcun problema ieri, è andato piano perché non ha voluto prendere rischi, ma anche se ha ancora bisogno di un po' di tempo per trovare la giusta forma, il Giro per lui è lungo e migliorerà giorno per giorno, in fondo è appena uscito dagli impegni in pista».
«Fa freddo, sì, ma fa freddo per tutti. Penso possa essere una giornata tranquilla, con poco vento malgrado le attese»: così Giovanni Visconti, campione nazionale italiano, si accosta alla prima tappa in linea del Giro d'Italia, da Herning a Herning: «La cronometro iniziale mi ha dato buone sensazioni, penso di essere partito col piede giusto. Ora in questi due giorni vediamo di non consumare troppe energie».
Giuseppe Martinelli, team manager dell'Astana, parla della sua brillantissima squadra, vista all'opera in primavera con grandi successi sulle Ardenne; e ora al Giro tocca a Roman Kreuziger continuare la striscia vincente della squadra kazaka: «Roman si gioca tutto, ha preparato la corsa come non mai, e anche oggi nella prima cronometro l'abbiamo fatto partire prima rispetto ad altri big. Forse rischiando, ma nella vita bisogna saper rischiare».
Francesco Chicchi, esperto velocista della Omega Pharma-Quick Step, quest'anno ha già vinto tanto, e al Giro d'Italia proverà a mettere la ciliegina sulla torta: «Il sogno sarebbe vincere a Montecatini, vicino a casa mia, ma non sarà facile. Penso però che anche nelle prime tappe in Danimarca potrei provare a fare qualcosa di interessante».
La prima tappa del Giro d'Italia, 8.7 km a crono intorno ad Herning, va a Taylor Phinney. Lo statunitense della BMC ha percorso gli 8700 metri in 10'26", precedendo di 9" Geraint Thomas, di 13" il corridore di casa Alex Rasmussen e di 16" il nostro Manuele Boaro. È il terzo americano a vestire la maglia rosa dopo Hampsten e Vande Velde. Bene Ivan Basso (11'05" il suo tempo), meglio Roman Kreuziger (11'02") mentre Michele Scarponi ha un po' deluso, perdendo 1'06" da Phinney (11'32" il suo tempo).
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