Con grande prontezza di riflessi, la Federciclismo si è attivata in seguito al "j'accuse" del presidente del CONI Gianni Petrucci, che si era lamentato due giorni fa della grande diffusione del doping nel ciclismo. Il presidente FCI Renato Di Rocco ha così convocato per stamattina, alle 11 presso la sede federale di Milano, gli "stati generali" del ciclismo, praticamente un incontro tra i vertici delle varie associazioni di categoria.
L'UCI ha deciso oggi, praticamente al termine del periodo di tempo a sua disposizione, di fare appello al TAS di Losanna contro l'assoluzione di Alberto Contador per il caso clenbuterolo decisa dalla Federazione Spagnola. La decisione è stata presa dopo un lungo ed approfondito esame di tutte le carte ricevute dalla RFEC: adesso anche la WADA dovrà decidere se allinearsi o meno all'UCI in questo ricorso.
La lettera spedita ieri da Gianni Bugno a Pat McQuaid ha prodotto subito i primi effetti: il presidente dell'UCI, infatti, ha prontamente risposto assicurando una disponibilità ad incontro per ascoltare le richieste del CPA, soprattutto in merito alla vicenda dell'uso delle radioline in corsa.
Al momento è solo un'idea ma secondo quanto riporta Cyclingnews, ci sarebbero ben 11 tra le squadre più importanti al mondo che sarebbero favorevoli alla creazione di un circuito di gare alternativo da disputare senza la supervisione dell'UCI. Per ora non ci sono ancora progetti ma il direttore del Giro d'Italia, Angelo Zomegnan, ha confermato di averne discusso con diverse persone anche se è troppo presto per prendere una posizione o capire da che parte stare per difendere gli interessi dello sport.
Dallo scorso gennaio il messicano Julio Alberto Pérez Cuapio non è più un ciclista professionista: lo scalatore centroamericano ha difatti scelto di appendere la bici al chiodo dopo tanti anni di attività, gli ultimi dei quali spesi nuovamente in Messico, tra la propria gente, dopo la lunga militanza nelle squadre di Reverberi.
La questione "Oreilettes" non sembra risolversi e anzi, le squadre sembrano aver trovato un modo per tenere in scacco l'UCI, in seguito alla riunione dell'AIGCP tenutasi il 4 marzo scorso. L'Equipe annuncia infatti che sarebbe in programma un boicottaggio del Tour of Bejing, nuova prova del Pro Tour in programma dal 5 al 9 ottobre, se l'UCI continuerà a rifiutare il dibattito.