Lo suggerisce, in base a fonti proprie, www.rmcsport.fr, e il bello è che ASO non conferma, ma nemmeno smentisce. Cosa? La voce secondo cui la RadioShack-Nissan, squadra gestita da Johan Bruyneel, potrebbe clamorosamente restare fuori dal prossimo Tour de France. Il motivo, secondo il sito transalpino, risiederebbe nel coinvolgimento dello stesso Bruyneel nell'affaire Armstrong, in seguito alle indagini che la USADA (Agenzia antidoping statunitense) sta portando avanti sui team US Postal, Discovery Channel, Astana e sulla RadioShack medesima.
Nelle 15 pagine di una lettera diffusa dal Washington Post l'USADA, l'Agenzia Antidoping degli Stati Uniti, comunica a Lance Armstrong che è pronta ad incriminarlo ufficialmente. Nella bufera non vi è soltanto l'ex ciclista americano ma il suo team manager a US Postal, Discovery Channel e RadioShack, Johan Bruyneel.
Dopo i casi di Jeannie Longo, Grégory Bauge e Yoann Offredo, L'Equipe ha svelato oggi un quarto possibile caso di corridore francese con problemi nel proprio profilo ADAMS, il sistema che gestisce la reperibilità degli atleti per i controlli antidoping a sorpresa: secondo il quotidiano francese, infatti, sostiene che Sébastien Turgot, ciclista della Europcar piazzatosi secondo all'ultima Roubaix, sarebbe attualmente sotto inchiesta da parte della federazione transalpina per tre mancati controlli nel giro di 18 mesi.
La Corte Federale della Federciclismo ha emesso quest'oggi una sentenza importantissima e che potrebbe avere importanti ripercussioni già nell'immediato futuro: la Corte, infatti, ha accorto il ricorso presentato dalla ciclista Annalisa Cucinotta e ha annullato il divieto a partecipare ai Campionati Italiani o a vestire la maglia della nazionale per gli atleti squalificati per doping che già hanno scontato la loro sanzione. Questa sentenza arriva pochi giorni dopo che il TAS di Losanna aveva già cancellato una legge simile del Comitato Olimpico Britannico.
Il tribunale antidoping del CONI ha finalmente espresso il verdetto sul caso che vedeva coinvolto Riccardo Riccò per una sospetta autoemotrasfusione. La sentenza finale è stata molto pesante per il corridore modenese che sperava addirittura di tornare a correre tra i professionisti appena possibile: il TNA ha inflitto a Riccò una squalifica di 12 anni considerando anche la recidività per il caso di doping risalente al Tour 2008.
Ha tirato un sospiro di sollievo quando la Commissione Licenze UCI ha mantenuto la sua Saxo Bank nel World Tour. Bjarne Riis è però contrariato per il fatto che lo spagnolo, il cui rientro è previsto a partire dal prossimo 6 agosto, non porterà punti alla Saxo Bank per due anni, come la regola UCI prevede in caso di sanzioni e rientri alle gare. «Contador correrà con la Saxo Bank non appena rientrerà - ha dichiarato Riis a politiken.dk - ma non posso accettare la regola dell'UCI.
L'Unione Ciclistica Internazionale ha sospeso il corridore russo della Katusha Denis Galimzyanov. La decisione di sospendere in via del tutto provvisoria il corridore giunge dopo la segnalazione del laboratorio WADA di Colonia, che ha trovato EPO nelle urine di Galimzyanov durante un test effettuato fuori dalle competizioni e risalente al 22 marzo 2012.
Scendono da 32 a 31 gli indagati dalla Procura di Mantova per doping nel ciclismo, per i quali il procuratore capo di Mantova Antonino Condorelli ha chiesto il rinvio a giudizio. Oggi la Procura ha fatto sapere che per "un errore materiale di trascrizione degli atti" nell'elenco degli indagati è finito anche Stefano Cavallari, 34 anni, ciclista dilettante nato ad Asola (Mantova) e residente a Visano (Brescia).
La BMC Racing Team non è stata contattata ufficialmente per quanto riguarda quest'indagine. Non intraprenderemo alcuna azione nei confronti di Alessandro Ballan e Mauro Santambrogio se non riceveremo una richiesta ufficiale da un'autorità (WADA, UCI, CONI o Federazione Ciclistica Italiana). Durante tutta l'indagine entrambi i corridori hanno collaborato con gli investigatori. Per entrambi deve valere la presunzione d'innocenza anche da parte del team.
Jim Ochowicz, Presidente e General Manager, BMC Racing Team
(comunicato stampa)