La prima parte della crono di Saltara, ottava tappa del Giro d'Italia, sorride a Vincenzo Nibali. Il siciliano è passato in testa all'intertempo del km 26 a Pesaro, con 8" su Alex Dowsett, 30 su Cadel Evans, 35 su Sergio Henao e 38 su Michele Scarponi. Il percorso molto accidentato (con curve e saliscendi) è risultato indigesto a Bradley Wiggins, che ha dovuto anche cambiare bici per un guaio meccanico e ha pagato a Nibali la bellezza di un minuto tondo.
Un finale reso incandescente dalla pioggia, in Abruzzo, e i risultati sono a dir poco sorprendenti. La tappa l'ha vinta un bravissimo Adam Hansen, in fuga dal km 29 con altri 5, e poi bravo a sbarazzarsi via via dei compagni d'azione (l'ultimo a cedere, Emanuele Sella ai 20 km). Alle spalle dell'australiano della Lotto, è successo di tutto in quegli ultimi 20 km: la pioggia, rendendo scivolose soprattutto le discese, ha messo paura a Bradley Wiggins, che, soprattutto dopo essere scivolato ai 6 km, ha avuto un netto blocco psicologico, trovando grandi difficoltà a riprendere a pedalare.
Grande vittoria di Luca Paolini a Marina di Ascea: il lombardo della Katusha è scattato a poco meno di 7 km dal traguardo, in discesa, avvantaggiandosi su un gruppo già selezionato dal forcing di Garmin (Hesjedal su di giri oggi) e Astana lungo la salita di Sella di Catona. Il 36enne di Milano, all'esordio nella corsa rosa, ha chiuso con 16" su Evans ed Hesjedal, primi del gruppetto dei migliori (quarto è passato Santambrogio, quinto Samu Sánchez), e ha conquistato anche la maglia rosa con 17" su Wiggins e Urán (staccato di molto Salvatore Puccio).
Il risultato del Giro di Romandia ha lasciato immutate le prime cinque posizione della classifica individuale del World Tour con Fabian Cancellara sempre davanti a tutti a quota 351 punti ed il solo Richie Porte a piazzarsi in Svizzera per un totale di 21 punti che comunque non sono bastati per migliorare la quinta posizione. I più grandi passi in avanti li hanno invece fatti registrare Chris Froome e Simon Spilak: il britannico è passato da l21° al 6° posto, lo sloveno invece partiva dal 18° posto e s'è ritrovato 7°.