La sesta tappa della Tirreno-Adriatico va a Joaquim Rodríguez. Nei 181 km del circuito di Offida se ne vanno dapprima in 7: Betancur, Laverde, Vichot, Amador, Samoilau, Pauwels e Selvaggi. Raggiungono un vantaggio che rasenta i 5' ma a poco a poco il gruppo si rifà sotto. Alla fine del penultimo giro cedono Laverde, Samoilau e Selvaggi. Betancur sprona i restanti compagni di fuga (Pauwels, Vichot ed Amador) ad andare al traguardo.
Dopo l'esclusione dall'Amstel Gold Race la RusVelo è costretta ad incassare anche quella dal Giro di Turchia: anche in questo caso è stato decisivo l'intervento dell'UCI che ha contattato gli organizzatori per non far correre assieme Katusha e RusVelo; le due formazioni russe, infatti, hanno troppi punti in comune nella gestione ed il rischio è quello di falsare alcune corse. Al posto della RusVelo è stata invitata la Rabobank che porterà in Turchia i suoi sprint Renshaw e Bos, con quest'ultimo che torna in questa corsa dopo il bruttissimo incidente con Impey del 2009.
Con un attacco nel finale di tappa Dani Moreno va a vincere la quarta ed ultima tappa della Vuelta a Andalucía. Lo spagnolo della Katusha ha preceduto sul traguardo di La Guardia (ultimi 1800 metri tra il 10% ed il 19% di pendenza) Alejandro Valverde, che si assicura così la vittoria nella Vuelta (Taaramäe e Coppel secondo e terzo nella generale). Terzo di tappa Samuel Sánchez.
Nella terza tappa della Vuelta a Andalucía arriva la seconda vittoria stagionale di Óscar Freire. Nei 157 km da Montemayor a Las Gabias Oscarito si impone su Daniel Schorn della NetApp e sull'australiano Michael Matthews. La fuga della prima ora contiene 5 uomini: Fabricio Ferrari (Caja Rural), Javier Ramírez Abeja (Andalucía), Tristan Valentin (Cofidis), Grégory Habeaux (Accent Jobs) e David Le Lay (Saur Sojasun). Vantaggio che supera i 3' fino a che la Movistar del leader Valverde non si mette a tirare di buona lena.