Vuelta a Andalucía 2012: Freire fa Ruta verso Sanremo - Il Tricampeón vince in volata. Marcato ottimo 4°
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- Katusha Team 2012
- Movistar Team 2012
- Rabobank Cycling Team 2012
- Saur - Sojasun 2012
- Team NetApp 2012
- Alejandro Valverde Belmonte
- Daniel Schorn
- Daniele Bennati
- David Le Lay
- Denis Menchov
- Fabricio Ferrari Barcelo
- Grégory Habeaux
- Javier Ramírez Abeja
- Jérôme Coppel
- Marco Marcato
- Michael Matthews
- Rein Taaramäe
- Tristan Valentin
- Óscar Freire Gómez
- Uomini
Quando ha la gamba non sbaglia un colpo. Così i colleghi parlano di lui, Óscar Freire Gómez, professione vincente, ché dire "velocista" parrebbe decisamente riduttivo. Giusto un anno fa - era il 24 febbraio 2011 - coglieva la seconda vittoria dell'anno e della Ruta del Sol. Sarebbe stata l'ultima volta (almeno per il 2011) in cui Oscarito avrebbe alzato le braccia al cielo, tra un infortunio, un momento di scarsa forma, un po' di sfortuna ed una buona dose di incomprensioni con la Rabobank.
La vittoria di Antequera (stesso nome del CT cui Freire ha regalato tre trionfi iridati) non era quindi l'antipasto di una gustosa stagione ma il preludio ad una crisi di risultati, d'identità, aveva financo pensato di smettere, Oscarito, per poi ricredersi ed accasarsi alla Katusha. Tutt'un'altra vita.
Che si fosse ritrovato, Óscar l'aveva fatto capire al Tour Down Under, quarta tappa, arrivo a Tanunda. Prima volata vincente del 2012, battuto Ciolek ed il nostro Bennati. Dietro un Rabobank, il giovincello Michael Matthews. Così il campione spagnolo aveva forse voluto liquidare la sua vecchia squadra. Il copione è simile oggi, terza tappa della Vuelta a Andalucía: Freire su Schorn, del vituperato Team NetApp, e Matthews sul terzo gradino del podio. Oscarito festeggia la 75esima vittoria in carriera, la decima alla Vuelta a Andalucía (9 tappe ed una classifica generale) ed un 2 a 0 sulla Rabobank che potrebbe farlo ghignare sotto i baffi che non ha.
La volata e la vittoria che arriva è stata però difficile da ottenere, e per un finale impegnativo, diciamo pure abbastanza pericoloso, e per la fuga che viene ripresa a soli 10 chilometri dal traguardo. Se ne vanno subito cinque uomini: Fabricio Ferrari (Caja Rural), Javier Ramírez Abeja (Andalucía), Tristan Valentin (Cofidis), Grégory Habeaux (Accent Jobs) e David Le Lay (Saur Sojasun). La Movistar del nuovo leader Valverde controlla, il quintetto guadagna 3'40" ed oltre. E quando il vantaggio diventa elevato sono proprio gli uomini Movistar ad incaricarsi dell'inseguimento.
Ai -10 km vengono ripresi quattro dei cinque avventurieri, mentre Le Lay non s'arrende. Non è pericoloso ma per non saper né leggere né scrivere in aiuto della Movistar ecco la Rabobank. Evidente il fatto che Matthews stia bene e voglia disputare la volata. Freire rimane nascosto fino all'ultimo, come al solito; una tattica che ripaga con la vittoria da più di dieci anni.
L'avventura in solitaria di Le Lay dura fino ai -5, quando il corridore della Saur Sojasun viene ripreso e la situazione torna ad essere di gruppo compatto. Rabobank davanti a tutta per Matthews, Movistar a proteggere Valverde, Katusha stretta attorno a Freire. «Sapevo bene - dichiarerà il cantabro nel dopo tappa - che l'ultima curva era più difficile del rettilineo finale, ma la squadra ha lavorato alla grande oggi. Paolini praticamente mi ha portato all'arrivo. Il nostro spirito di squadra migliora giorno dopo giorno». E se ad uno come Freire, che nel 1999 vinse il suo primo Mondiale senza praticamente avvalersi dell'aiuto della Spagna ma solo grazie all'astuzia ed alla scelta di tempo, si dà anche una formazione compatta e competitiva c'è poco da scherzare.
La vera sorpresa di oggi è la seconda posizione di Daniel Schorn, militante in quella NetApp che con nessuno (o quasi) di rilevante in organico ha pur sempre strappato l'invito per il Giro d'Italia. Terzo Matthews, anche qui come in Australia battuto da Freire, mentre al quarto posto il nostro Marco Marcato, corridore in grande spolvero (e già con un successo in tasca) in quest'inizio di stagione. Bella anche la prova di Bennati, che conclude ottavo ma fa capire che sugli arrrivi da velocisti dove bisogna sapersi districare lui è e sarà presente. Osservando i risultati, si spera in netti miglioramenti sulla via di Sanremo e delle Classiche del Nord.
In classifica generale Valverde conserva il primato su Taaramäe (a 3") e Coppel (a 8"). Katusha che vince la tappa odierna ma ha anche un certo Menchov in quarta posizione nella generale, a soli 14" da Alejandro. Domani ultima frazione, da Jaén a La Guardia de Jaén. Non semplice, in quanto presenta quattro GPM ed un arrivo all'insù (l'ultima salita, l'Alto de La Guardia, termina a 100 metri dal traguardo). «Domani voglio solo amministrare e mantenere la maglia», dichiara Valverde. Ma se la gamba sarà quella di ieri, siamo così sicuri che Alejandro correrà sulla difensiva?