Vuelta a Andalucía 2012: Un altro Moreno che sa vincere - Dopo Moser ecco Dani. La corsa va a Valverde

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Non è la sua prima volta anche se è come la prima volta e, palmarès alla mano, è effettivamente la prima Vuelta a Andalucía che si porta a casa.

Alejandro Valverde è tornato dal buio di una squalifica durata poco più di un anno e mezzo ma sentita già da prima, come una spada di Damocle pronta a cadergli in testa. È tornato dopo mesi di allenamenti finalizzati a nessuna gara, se non quelle del 2012.

E puntualissimo, appena l'arrivo puntava lassù in alto, Alejandro aveva battuto un colpo a Willunga Hill, l'arrivo in salita (per modo di dire) del Tour Down Under. Per la serie: «Dov'eravamo rimasti?».

Eravamo rimasti che su questi traguardi all'insù ma con alle spalle salite non troppo lunghe Valverde è sempre il numero uno. L'aveva dimostrato ancora due giorni fa, vincendo al Santuario Virgen de Araceli di Lucena; tappa e maglia roja.

Oggi, ultima frazione della Vuelta a Andalucía, trova sulla strada di La Guardia de Jaén un avversario che imbattibile non è, eppure la zampata la piazza sempre: Dani Moreno. Il madrileno che a settembre spegnerà 31 candeline aveva chiuso il suo 2011 vincendo il Gran Piemonte e piazzandosi 17esimo al Giro di Lombardia.

Nella scorsa stagione la sua prima vittoria era giunta ben più in là, ad agosto, nella quarta tappa della Vuelta a Burgos. Quest'anno il buon Moreno si è voluto levare subito il dente e la soddisfazione di battere Valverde sul suo terreno, con un allungo che caratterizza maggiormente il murciano del madrileno.

Dopo la vittoria di due giorni fa e la conferma del primato in classifica, Valverde annunciava di voler soltanto difendere la maglia. Ovviamente, dopo aver dato un'occhiata all'altimetria della tappa, non gli crede nessuno. Quei 1800 metri finali con pendenze tra il 10% ed il 19% fanno troppo gola all'uomo di punta della Movistar.

Siccome la tappa non è solo composta dall'arrivo in salita di La Guardia de Jaén ma è bella movimentata, con quei quattro GPM sparsi per i 135.7 chilometri, se ne va subito dopo 14 km di gara una fuga di sei uomini: Jens Voigt (RadioShack-Nissan), Yury Trofimov (Katusha), Jorge Azanza Soto e Gorka Izagirre Insausti (Euskaltel-Euskadi), Reto Hollenstein (NetApp) e Jean-Marc Marino (Saur Sojasun).

Kenny Van Hummel, in un primo momento tra i fuggitivi, si stacca e ritorna in gruppo dopo pochi chilometri: forse ha ripassato mentalmente la tappa, preferendo risparmiare le forze. I sei non guadagnano chissà che, in quanto la Movistar li tiene a non più di 1'30". Valverde vuol proprio tener chiusa la corsa e non avere sorprese.

Quando mancano 36 km all'arrivo Azanza Soto non fa più parte dei battistrada e viene riassorbito dal gruppo mentre la fuga ha ancora alcuni secondi di vantaggio. Ai -17 dall'arrivo la Movistar riceve un consistente aiuto nell'inseguimento da Caja Rural e Cofidis. Che Taaramäe, a 3" da Valverde in classifica, voglia provare l'assalto nel finale? Probabile.

Quando il quintetto in fuga è là davanti al gruppo si muovono tre uomini dal plotone: Yann Huguet (Project 1t4i), Jelle Vanendert (Lotto-Belisol) e Pim Ligthart (Vacansoleil) raggiungono la testa della corsa, ma il rsto della corsa dista solo 15". Ligthart e Trofimov sono gli ultimi a cedere, ai -6 il gruppo torna compatto, con la Movistar a tirare per Valverde e la Katusha a cercare di sorprendere Alejandro (Menchov è pur sempre a 14" dal murciano).

La salita a La Guardia (prima volta in cui ospita la tappa conclusiva della Vuelta a Andalucía) vede Valverde costantemente nelle prime posizioni, pilotato a meraviglia dalla sua Movistar. L'ascesa termina a 100 metri dal traguardo, Dani Moreno lo sa bene e proprio nel finale parte con la sua sparata.

Valverde prova a riacciuffarlo ma il suo sforzo è vano, verrà staccato - come tutto il gruppo - di 2". Ma c'è aria di grandi corse, grandi salite e grandi nomi, basta scorrere l'ordine d'arrivo: il terzo è Samuel Sánchez ma nei dieci troviamo anche Gesink, Menchov, Mollema, Igor Antón, Taaramäe.

In classifica generale Valverde ha la meglio su Taaramäe (a 3"), Coppel e Menchov (entrambi a 8"). Era abituato a giungere puntuale all'appuntamento con la vittoria, è stato fermato. Adesso che Valverde è tornato mantiene le care, vecchie abitudini.