Il caso sul presunto traino di Arnaud Démare dall'ammiraglia FDJ sulla salita della Cipressa nella Milano-Sanremo vinta ieri dal corridore francese tiene banco da diverse ore, in seguito alle accuse di alcuni corridori (Matteo Tosatto ed Eros Capecchi in particolare) che sostengono di aver visto il collega transitare loro accanto a velocità doppia, attaccato appunto all'ammiraglia della sua squadra. Il corridore parlerà ufficialmente alle 17.30 alla televisione francese, e probabilmente spiegherà il suo punto di vista sulla vicenda.
«Ci ha superato a 80 all'ora, era attaccato alla parte destra dell'ammiraglia, ho visto benissimo», così parlò Eros Capecchi, chiosando: «È una vergogna». Il fatto è che l'umbro dell'Astana parla del vincitore della Milano-Sanremo di ieri, Arnaud Démare, il quale secondo diversi testimoni ha percorso la Cipressa trainato dall'ammiraglia FDJ, dopo essere caduto insieme a Michael Matthews e a tanti altri a circa 30 km dal traguardo. Poi la storia è andata come tutti sappiamo, col francese vincitore della Classicissima.
La seconda frazione della Vuelta del Uruguay, disputata da Minas a Florida, si è definita allo sprint: a prevalere è stato il padrone di casa Richard Mascarañas (Schneck Alas Rojas) davanti agli altri uruguaiani Alán Matias Presa (Cerro Largo), Héctor Aguilar (Schneck Alas Rojas), Ignacio Maldonado (San Antonio de Florida) e l'argentino Laureano Rosas (Sindicato Empleados Püblicos de San Juan). Héctor Aguilar mantiene la testa della classifica con 2" su Presa e 4" su Mascarañas. Oggi terza tappa, una cronometro di 11.4 km da Canelonos a Santa Lucia.
Mentre tutti gli occhi sono puntati sul World Tour (ieri la Milano-Sanremo, da domani la Volta a Catalunya), la Coupe de France resta una sorta di riserva indiana del ciclismo europeo: vi si corre a ciclo continuo, e dopo la Classic Loire Atlantique di ieri, oggi è la volta della Cholet-Pays de Loire, gara di 210 km che non esclude un classico esito allo sprint (più o meno ristretto).
Va in porto la fuga nella quarta tappa della Volta ao Alentejo; nella Aljustrel-Grandola di 184 km il più lesto è Jarno Gmelich (Metec-TKH).
Parte la quattro giorni del Tour International d'Annaba, corsa che compone il lungo mese di gare in Algeria: nella prima tappa, partita e conclusa ad Annaba, continua senza soluzione di continuità il dominio dell'Al Nasr-Dubai. Nell'arrivo a due in parata è stato l'algerino Adil Barbari che ha tagliato il traguardo davanti a Luca Wackermann; a 52" ha concluso l'algerino Abdallah Benyoucef (Cevital), davanti ai connazionali Abderrahmane Mansouri (Sharjah Team) e Mohamed Bouzidi (Selection Est), entrambi arrivati a 1'.