Un anno ed un mese dopo l'incidente nella sesta tappa del Giro di Svizzera, Juan Mauricio Soler ufficializza il suo ritiro dal ciclismo. Il colombiano aveva riportato danni permanenti a livello cognitivo, in séguito al coma farmacologico in cui era restato per alcuni giorni. «Su raccomandazione del mio neurologo e dei medici, non sarò più in grado di sostenere quei grandissimi grandi sforzi che il ciclismo richiede. Per questo non tornerò più a correre» ha dichiarato Soler a Señal Colombia.
Avevamo tremato quando cadde al Tour de Suisse lo scorso anno, avevamo temuto, quando era ricoverato in Spagna, che a Mauricio Soler restassero danni permanenti dopo il terribile capitombolo; poi avevamo iniziato a sperare quando il corridore colombiano tornò finalmente a casa,
CyclingNews, riprendendo un lancio dell'Associated Press, dà una notizia che non avremmo voluto leggere: Juan Mauricio Soler, ricoverato dal 16 giugno all'ospedale di San Gallo in seguito a una brutta caduta al Tour de Suisse, seppur uscito dal coma artificiale, e nonostante dei piccoli progressi del suo stato (ne avevamo scritto anche nei giorni scorsi: il colombiano ora può respirare senza aiuti esterni, e anche i problemi alle gambe sono in fase di miglioramento), evidenzierebbe dei "seri deficit cognitivi". Nello specifico, Soler non riesce a parlare e fatica a deglutire.
Juan Mauricio Soler, caduto nel corso della sesta tappa del Giro di Svizzera e portato in ospedale a San Gallo in condizioni critiche, continua nel suo percorso di lento miglioramento.
Il dottor Alfredo Zúñiga parla delle condizioni di Mauricio Soler, reduce dalla caduta al Tour de Suisse in seguito alla quale il corridore della Movistar era tenuto in coma farmacologico presso l'ospedale di San Gallo. «Si può dire che non c'è più pericolo di vita. Mauricio ha iniziato a fare piccoli movimenti e gli esami sembrano escludere lesioni alla spina dorsale, anche se attendiamo ulteriori test.
Migliorano a poco a poco le condizioni di Mauricio Soler, il colombiano della Movistar in coma farmacologico da ieri in séguito ad una brutta caduta avvenuta durante la sesta tappa del Giro di Svizzera. Il medico della Movistar, Alfredo Zuniga, parla per Soler di una situazione clinica leggermente migliorata: «Mauricio è ancora in terapia intensiva ma sta facendo progressi. L'edema cerebrale, che è ciò che preoccupa maggiormente, è leggermente migliorato ed è per questo motivo che restiamo ottimisti. Dobbiamo però rimanere prudenti, non si può pretendere molto in questa situazione».