Solo un atto formale, per il momento, ma un atto formale che potrà avere importanti ricadute sul movimento professionistico italiano: ieri a Roma sono state poste le basi per la rinascita della Lega Ciclismo Professionistico, per ora solo costituita formalmente, ma che già il 30 novembre prossimo vedrà la sua prima assemblea, in cui verranno eletti il Presidente e il Consiglio Direttivo.
Un sospiro di sollievo per i corridori, già allarmati all'idea di dover sottostare anche a controlli antidoping in piena notte. Del resto, se la WADA, nel suo prontuario di raccomandazioni all'UCI stilato dopo aver "analizzato" il Tour de France, suggeriva ai controllori di fare i test «in orari meno prevedibili», e considerato che già ciò avveniva (gli ispettori possono bussare alla porta dalle 6.30 alle 23), poteva risultare evidente un riferimento a controlli notturni (quale può essere un orario più imprevedibile delle 6.30 del mattino o delle 11 della sera?).
Continuano a scriversi le pagine del romanzo sulla positività al clenbutarolo di Alberto Contador allo scorso Tour de France, nel quale lo spagnolo è risultato vincitore. Proprio quest'oggi l'UCI ha chiesto alla RFEC, la Federciclo spagnola, di aprire un'inchiesta disciplinare verso il fuoriclasse madrileno col fine di capire se l'infinitesimale quota di clenbuterolo rilevata nel suo sangue possa dipendere realmente da una contaminazione alimentare dovuta ad una bistecca spagnola.
Il 2011 non è ancora iniziato, ma Andrei Tchmil già pensa al 2012 per il suo progetto Katusha: Biciciclismo.com informa difatti che l'ex corridore moldavo-belga ha annunciato che il progetto russo, che nella prossima vedrà impegnate il team Pro Tour Katusha, il team Continental Itera-Katusha e due formazioni giovanili Under 23 e Under 21, tra due anni avrà quasi sicuramente una propria squadra femminile, un proprio team di mountain bike e uno di BMX.
Amedeo Colombo (presidente ACCPI) e Federico Maria Scaglia (segretario generale ACCPI), a nome degli atleti che rappresentano, hanno scritto al direttore di Striscia la Notizia Antonio Ricci e al direttore generale dell'informazione Mediaset Mauro Crippa in merito al servizio di Max Laudadio dal titolo "Non si arresta il doping nel ciclismo", andato in onda nel corso della trasmissione di ieri sera.