Forse il gran caldo, forse qualche parola di troppo in gruppo oppure una manovra avventata negli ultimi chilometri della sesta tappa del Tour: fatto sta che lo spagnolo Carlos Barredo, dopo l'arrivo di Gueugnon, è andato a cercare il portoghese Rui Costa con una ruota in mano, di certo non per accarezzarlo. Ne è nata così una scazzottata tutta iberica, sedata con difficoltà dagli altri addetti ai lavori (si nota l'imponenza fisica del massaggiatore della Garmin che sul finale tiene a bada il corridore della Caisse).
Già dolorante al gomito (bendato da una vistosissima fasciatura), a Robbie McEwen non ne va bene una: all'arrivo di Gueugnon l'australiano ha impattato un funzionario UCI (forse uno chaperon) presente sulla strada dopo la linea del traguardo ed è andato a terra. Il corridore del Team Katusha è stato portato in ospedale per accertamenti, ma le sue condizioni non parevano particolarmente preoccupanti.
Un po' come Adam Hansen, anche il basco Amets Txurruka ha atteso di concludere la tappa - la quarta, in questo caso - prima di conoscere l'esatta entità del proprio infortunio: entità che purtroppo non lascia interpretazioni: clavicola destra fratturata e ritorno a casa. Il corridore della Euskaltel-Euskadi era caduto a circa 100 km dall'arrivo di Reims e, grazie all'assistenza medica del Tour de France, era riuscito a giungere all'arrivo con 4'37" da Petacchi.