Tour de France 2010: Quick Chavanel, gran déjà vu - Ancora tappa e maglia per Sylvain
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- Christian Knees
- Damiano Cunego
- Danilo Hondo
- Fabian Cancellara
- Juan Manuel Gárate Cepa
- Jérôme Pineau
- Mathieu Perget
- Rafael Valls Ferri
- Rubén Pérez Moreno
- Samuel Dumoulin
- Sylvain Chavanel
- Thomas Voeckler
- Uomini
Una bella tappa per preparare i palati alle Alpi, che da domani stravolgeranno il Tour de France; e per festeggiare l'ostinazione di Sylvain Chavanel, a cui non era andata giù di vincere una tappa "per un regalo" e perdere la maglia gialla per il pavè, e si è perciò inventato un attacco spettacolare per andare a riprendersi con buon diritto quanto riteneva spettargli. In un giorno con molti protagonisti francesi, fa capolino nelle posizioni di testa anche Cunego, mentre Cancellara va in crisi e decide di mollare.
Come ieri, parte subito la fuga, appena 200 metri di tappa bastano a Jérôme Pineau per lanciare l'azione che caratterizzerà quasi tutta la tappa. Con lui si muovono Knees, Dumoulin, Pérez Moreno e Hondo. Manca all'appello un rappresentante della Bbox, e allora, dopo che i 5 attaccanti raggiungono 8'35" di vantaggio massimo (al km 50), Bernaudeau mette i suoi uomini a tirare a tutta. Quella che sembrava una fuga destinata ad andare in porto, viene così rimessa in discussione: il gruppo recupera, e mentre Pineau prende tutti i punti possibili sui vari Gpm di giornata (passando in testa a due colli di 2a categoria, due di 3a e uno di 4a), in gruppo si affilano le armi.
Sulla Croix de la Serra la corsa esplode: Voeckler attacca quando mancano 43 km all'arrivo e quando il distacco dai 5 di testa è sceso a 1'15". A lui si accodano subito Gautier, Perget e Lloyd, e poco dopo arrivano anche Cunego e Valls. Il drappello dei battistrada intanto perde pezzi: prima Dumoulin e Pérez, poi anche Knees alzano bandiera bianca, mentre Hondo continua a stare con Pineau malgrado la presenza del suo capitano Cunego nel gruppetto inseguitore.
Pineau è comunque un carrarmato, continua a menare a tutta e il margine sul primo gruppo alle sue spalle cresce da 30" a circa un minuto. Intanto il drappello in questione si arricchisce dell'arrivo di Chavanel, Gárate, Gutiérrez Palacios e Moreno. Al Gpm il vantaggio di Pineau e Hondo è di 50" sul gruppo di Cunego-Voeckler, mentre il gruppo della maglia gialla passa a 2'15".
All'inizio dell'ultima salita di giornata, con quasi 20 km ancora da coprire, all'unisono scattano i due Quick Step: Pineau molla Hondo, Chavanel fa lo stesso con tutti gli altri. Cunego ha un tardivo sussulto a 17 km dal traguardo, ma non riesce a ricucire su Chavanel; Pineau pian piano scoppia dopo aver tanto lavorato, e allora a 14 dal'arrivo Sylvain lo prende e lo supera, isolandosi al comando della corsa. Cunego prova un'altra sortita, ai 13 km, ma ancora una volta non riesce a fare il vuoto. Ai 12 km è la volta di Valls provare ad andarsene in contropiede, e lo spagnolo è bravo a restare tutto solo all'inseguimento di Chavanel, che però col passare dei chilometri non mostra segni di cedimento e vola così a prendersi una meritatissima seconda vittoria di tappa, riuscendo anche a rivestire la maglia gialla.
Cancellara, infatti, sull'ascesa di Lamoura va letteralmente in crisi, e decide infine di salire al rallentatore. Chavanel assapora nuovamente il gusto inebriante di maglia+tappa, Valls e altri del gruppetto Voeckler arrivano alla spicciolata alle sue spalle, il gruppo limita comunque i danni nel finale (grazie all'impegno dell'Astana) e domani nella tappa di Morzine-Avoriaz i big della classifica potranno direttamente scendere in campo per la lotta per la maglia gialla.