Tour de France 2010: Welcome back CannonBall - Cavendish vince e si commuove
Dopo tanta attesa e tante delusioni, Mark Cavendish torna a siglare col suo nome una tappa di un grande giro, e - inatteso epilogo - a bagnare con calde lacrime dal sapore liberatorio il momento delle premiazioni sul podio. Per il britannico il successo arriva a Montargis, al termine della quinta frazione del Tour de France, da lui dominata in una volata in cui il Team HTC per una volta non impone il suo treno, ma opera all'ombra dei vagoni altrui. Per Petacchi, reduce da due bei successi, lo sprint di fatto neanche inizia, visto che lo spezzino si trova la strada chiusa da Tyler Farrar.
La cronaca. Gli addetti quotidiani alla fuga da lontano sono Julien El Fares, Jurgen Van de Walle e il campione nazionale spagnolo José Ivan Gutiérrez (chissà, forse per omaggiare con la sua maglia giallorossa la nazionale di calcio che ieri sera ha monopolizzato le attenzioni degli spagnoli del Tour). Partiti al km 6, i tre guadagnano in 30 km la bellezza di quasi 7' (6'50" il vantaggio massimo), con la Saxo Bank che per prima si mette a lavorare per limitare il distacco.
Sui due Gpm presenti in avvio di frazione, Orbais-l'Abbaye e Mécringes, è Van de Walle a passare in testa (in entrambi i casi con Gutiérrez e El Fares nell'ordine alle sue spalle), mentre i tre sprint intermedi se li dividono Gutiérrez e El Fares. Quando la Saxo Bank lascia spazio a Lampre (con Bole e Malori) e HTC (con Siutsou e Monfort), il margine scende vistosamente.
Ma i tre corridori all'attacco non sono gli ultimi pivellini del plotone, e quando a 16 km dalla fine il distacco dal terzetto di testa è ancora fissato a 1'20", il gruppo capisce che non sarà l'operazione più banale della settimana andare a riprendere i fuggitivi. Ci si deve mettere tutta l'HTC pancia a terra (con Martin sugli scudi) per sbloccare la situazione, e in appena 6 km il distacco è dimezzato. Malgrado qualche rotonda rallenti il ritmo dell'inseguimento, il rientro del gruppo pare inesorabile. Ai 6 km, allora, Gutiérrez decide di provarci da solo e di salvare quella quindicina di secondi di margine che gli rimangono.
Vano sforzo, infatti il plotone ingoia prima El Fares e Van de Walle (ai 5 km) e un km più avanti anche lo spagnolo. Ripreso Gutiérrez, i treni si riorganizzano: la Lampre prende per un attimo in mano la situazione, mentre anche la Garmin dà l'idea di potersi giocare un Farrar in condizioni migliori rispetto ai giorni scorsi, e ai 2 km passa decisamente a condurre le danze. Un gruppo ormai sfilacciato si presenta sul rettilineo d'arrivo con Hunter e Dean a fendere l'aria a Farrar, per l'appunto, mentre Cavendish lotta spalla a spalla con Hushovd al centro della strada.
Lì sulla sinistra, i Garmin fanno il pasticcio: quando Dean si ritrova a tirare, non ha più spazio per farsi da parte, e così facendo chiude Farrar; il quale scarta a sinistra per scattare, ma con quello scarto a sua volta chiude Petacchi, nel momento in cui Cavendish, ai 150 metri, piazza il suo allungo. L'impeto del britannico è irresistibile, Ciolek ne prende la ruota ma non può opporre resistenza, Boasson Hagen è terzo, Rojas è quarto e Hushovd, riemerso negli ultimissimi metri, quinto. In classifica Cancellara conserva ovviamente la maglia gialla, che anche domani nella Montargis-Gueugnon non dovrebbe cambiare padrone.