L'UCI si è trovata costretta a ribattere ad un articolo addirittura del Wall Street Journal, che ha titolato lo scorso 7 agosto "Il mistero dei cinque test mancanti". L'articolo si rifà ad una frase di McQuaid, che qualche tempo fa disse che c'erano otto corridori sospetti sulla base dei dati riscontrati dal passaporto biologico, diventati poi sei nell'ultimo comunicato redatto da Aigle proprio in risposta al quotidiano.
Il 23 novembre dello scorso anno il Tribunale antidoping del CONI si era prodotto in una sentenza "d'esempio" per Gianni Da Ros, all'epoca tesserato per la Liquigas, squalificandolo per 20 anni in seguito alla colpevolezza dell'atleta - classe '86 - in merito a delle indagini su alcuni traffici di sostanze dopati scoperto nel marzo 2009.
L'Ufficio di Procura Antidoping ha disposto i seguenti provvedimenti:
Secondo quanto anticipato dall'Equipe, Tadej Valjavec è in procinto di essere reintegrato nell'Ag2R. Il corridore era stato sospeso lo scorso maggio dal team francese, in seguito alle presunte irregolarità riscontrate dall'UCI nel profilo dell'atleta, nell'ambito del programma del passaporto biologico.
La federazione ciclistica slovena ha giudicato infatti prive di fondamento le accuse avanzate dall'Unione Ciclistica Internazionale, che ora potrà appellarsi al TAS contro la decisione.
Con una sentenza emessa oggi, che conferma tutte le procedure dei laboratori che hanno svolto le analisi sui campioni di Davide Rebellin del 5 agosto 2008, quattro giorni prima del 2° posto ottenuto ai Giochi Olimpici di Pechino nella gara in linea su strada, il TAS rigetta il ricorso del ciclista veneto contro la positività all'EPO-Cera riscontrata ed in merito alla revoca della medaglia d'argento (che passa così allo svizzero Cancellara, col russo Kolobnev terzo e medaglia di bronzo).
Finisce con una squalifica a vita inflittagli dalla Federciclo svedese la carriera di Niklas Axelsson, 3° al Giro di Lombardia 2000. La doppia positività all'EPO nel 2001 e nel 2009 gli costerà non solo il ritiro forzato dalle competizioni (poco male, visto che era senza squadra ed è un classe '72), ma anche - leggiamo su Cyclismag.com che cita Feltet - l'interdizione a ricoprire in futuro il ruolo di allenatore o manager ed una sanzione pecuniaria di 12.130 euro.
Un'attesa oggettivamente infinita: da agosto 2008 (epoca dei fatti) ad aprile 2009 (epoca della notifica), fino ad arrivare a fine luglio 2010 - più precisamente venerdì 30 - giorno annunciato dal TAS come quello del giudizio definitivo sulla controversia tra Davide Rebellin ed il Comitato Olimpico Internazionale.
L'Ufficio di Procura Antidoping ha disposto i seguenti provvedimenti:
In relazione alle notizie riguardanti il corridore Alessandro Petacchi, il team Lampre-Farnese Vini conferma tramite un comunicato stampa di aver appreso la vicenda quest'oggi direttamente dagli organi d'informazione.
Più puntuale di un orologio svizzero, arriva l'avviso di garanzia ad Alessandro Petacchi nel bel mezzo del Tour de France in cui è maglia verde dopo le due tappe vinte nella prima settimana.