L'indagine interna aperta dalla Vacansoleil sul caso Riccò dopo il suo ricovero e dopo le notizie uscite sui media ha portato oggi alla sospensione immediata del corridore modenese.
Juan Manuel Rodríguez Bastida è un medico sportivo che ha portato a processo la Xacobeo, squadra galiziana che ha chiuso i battenti ma i cui dirigenti dovranno affrontare parecchi strascichi giudiziari. Il dottore seguiva il team nel 2009, quando, a Vuelta a España in corso, venne licenziato.
«Non ci sono mezzi termini: per il suo bene, per la sua famiglia, per il bene del ciclismo Riccardo Riccò deve lasciare lo sport agonistico, deve uscire dal tunnel perverso in cui si è infilato, deve ritrovare se stesso, come persona, prima di tutto, come uomo. Ha fatto quello che ha fatto nonostante la condanna rischiando anche la vita e questo fa venire i brividi. L'amarezza è tanta, ma il caso è così particolare e terribile da indurci a riflettere su una crisi di valori che sarebbe riduttivo limitare al ciclismo o allo sport in genere.
Il Tribunale Nazionale Antidoping del Coni, presieduto da Francesco Plotino, ha comunicato oggi di aver inflitto a Lorenzo Bernucci una squalifica di cinque anni, pena aumentata a causa della recidività, in seguito alla perquisizione dello scorso anno in cui gli furono trovate nell'abitazione diverse sostanze illecite: la squalifica scadrà il 6 febbraio del 2016, quando Bernucci avrà 36 anni e sarà quindi molto difficile immaginarsi un suo ritorno alle corse.
Oltre allo stop inflitto ad Alberto Contador giunge anche la notizia che David García Dapena, 11° nella generale all'ultima Vuelta a España, corsa con i colori della Xacobeo-Galicia, è stato sospeso per due anni. Il corridore 33enne era stato trovato positivo per due volte ravvicinate, entrambe durante la corsa spagnola: nella prima la sostanza riscontrata aveva la funzione di coprente, nella seconda, invece sono state riscontrate tracce di EPO.