Il Team comunica che il corridore Diego Ulissi ha ricevuto in data odierna notifica, da parte dell'Unione Ciclistica Internazionale, di un esito non conforme in relazione al controllo effettuato al termine dell'11a frazione del Giro d'Italia (Collecchio-Savona, 21 maggio 2014). I risultati dell'esame comunicati dall'UCI segnalano la presenza nelle urine dell'atleta di una quantità ingiustificata di salbutamolo (1900 ng/ml), decisamente superiore al limite consentito dai regolamenti vigenti, che fissano tale limite in 1000 ng/ml.
L'UCI ha notificato alla Androni Giocattoli-Venezuela l'apertura di una procedura per potenziale violazione della normativa antidoping nei confronti di Patrick Facchini. La società comunica quindi di sospendere, in via cautelare e con effetto immediato, il corridore, in attesa che lo stesso fornisca tutte le necessarie spiegazioni.
Mauro Santambrogio sconterà una squalifica fino al prossimo 2 novembre. È quanto afferma oggi Luca Gialanella su La Gazzetta dello Sport, illustrando come il corridore che nel 2013 venne trovato positivo all'EPO durante il Giro d'Italia abbia ottenuto lo sconto di pena. Santambrogio s'è recato a Losanna davanti alla Commissione indipendente di riforma del ciclismo (CIRC), un organismo voluto dal nuovo presidente Uci Brian Cookson.
Rimbalzano dalla Francia voci non tanto rassicuranti per Chris Froome. Il sito del Le Journal du Dimanche sostiene di avere in mano le prove di un favore fatto dall'UCI al corridore inglese, ma che ora potrebbe portare a delle conseguenze. I fatti: durante l'ultimo Giro di Romandia, da lui vinto, il britannico avrebbe avuto la necessità di usare un farmaco corticoideo, per curare un raffreddore.
L'ex stradista Riccardo Chiarini, passato alla mountain bike proprio quest'anno dopo essere rimasto senza un contratto da professionista, è risultato positivo all'EPO in un controllo antidoping fuori competizione effettuato lo scorso 7 maggio. Il suo team attuale, la Torpado Factory Racing con cui Chiarini aveva disputato anche un'ottima Absa Cape Epic, s'è detto completamente estraneo alla vicenda e aspetta l'esito delle controanalisi per valutare eventuali provvedimenti da prendere con il corridore.
La seconda sezione del TNA ha affermato la responsabilità di Paolo Savoldelli, ex articolo 3.2 della Norme Sportive Antidoping, e per l'effetto gli ha inflitto - ai sensi dell'articolo 5.2 delle NSA, l'inibizione per 6 mesi, a decorrere dal 29 maggio 2014 e con scadenza prevista il 29 novembre 2014. Savoldelli, in relazione all'articolo 39 della NSA, è stato invece assolto dall'addebito a lui ascritto ai sensi dell'articolo 2.2 delle NSA e infine condannato al pagamento delle spese del procedimento quantificate forfettariamente in 350 euro.
(comunicato stampa)
Il 28enne ciclista venezuelano Jimmi Briceño è tornato a far parlare di sé per fatti non propriamente sportivi: lo scorso mese di febbraio nei test che avrebbero dovuto formalizzare il suo passaggio all'Androni-Venezuela era stato pizzicato con un spaventoso valore dell'ematocrito, addirittura 63, mentre secondo quando riporta Biciciclismo.com adesso è arrivata la notizia di una sua positività all'EPO in occasione della Vuelta al Táchira da
Ancora guai per Riccardo Riccò. Secondo quanto riporta il quotidiano La Nazione, i Nas di Livorno hanno infatti arrestato un operatore sanitario ed un commerciante sorpresi nel commercio e nella ricettazione di farmaci ad azione dopante, per un totale di oltre 100 fiale. Farmaci alcuni riservati all'esclusivo utilizzo ospedaliero, erano destinati a due ciclisti: un 37enne livornese, residente a Rosignano, e Riccardo Riccò. Entrambi sono stati denunciati all'autorità giudiziaria.
Michael Rogers può tornare a correre. L'atleta australiano, risultato positivo per clenbuterolo alla Japan Cup 2013, era stato sospeso come di prammatica. Negli scorsi mesi Rogers aveva spiegato che tale sostanza era finita nel suo sangue tramite assunzione di carne contaminata: siccome l'australiano era stato in Cina (paese in cui è facilissimo consumare carne con clenbuterolo) pochi giorni prima del test, l'Unione Ciclistica Internazionale, in accordo con la WADA, ha stabilito che la probabilità che le cose siano andate come ha spiegato Michael è altissima.