Oscar Gatto, fresco vincitore di giornata, in conferenza stampa racconta ai giornalisti il finale della corsa di oggi: «Sono partito istintivamente - ha detto il trevigiano - ma dentro di me speravo di poter vincere con un'azione del genere arrivando da solo.Era una cosa a cui avevo pensato durante la tappa. Questa vittoria può significare una svolta e mi da la consapevolezza di essere un corridore capace di vincere non soltanto allo sprint».
Un vulcanico Gigi Sgarbozza, intercettato durante una sosta lungo l'autostrada Salerno-Reggio Calabria, annuncia grande spettacolo nella doppia scalata all'Etna.
«Domani i grandi non si potranno nascondere. Il mio sogno - si è sbilanciato il laziale - è vedere Nibali vincitore sull'Etna e andare in rosa. Finora però ho visto bene soprattutto Scarponi che senza dubbio ha una squadra superiore alle altre».
La Garmin - Cervélo nel finale si è vista davanti con Lancaster. Qualcuno ha pensato in una possibile volata di Fisher, ma l'australiano dopo l'arrivo ha spiegato perché la sua squadra ha tirato negli ultimi km.
«Ci siamo messi in testa a 5 km dall'arrivo - ha detto Lancaster - perchè vogliamo evitare che il nostro capitano abbia problemi visto che è ben piazzato in classifica».
Per Giovanni Visconti la vittoria di Oscar Gatto riscatta la squadra dalle critiche ricevute nei giorni scorsi.
«Fino a oggi siamo stati anche sfortunati - ha detto il siciliano dopo l'arrivo. Abbiamo lavorato nelle tappe precedenti senza vincere, ricevendo critiche. Oggi invece abbiamo vinto stando tutto il giorno a ruota: questo è il ciclismo».
Christophe Le Mével, quarto nella generale, è l'uomo di punta della Garmin che adesso è tutta a sua disposizione. «Sfortunatamente - ha detto l'atleta transalpino - con il ritiro di Farrar non abbiamo più chances per le volate, e per noi è un peccato, ma così la squadra potrà supportarmi al massimo».
«Oggi la salita è stata velocissima - ha poi commentato Le Mével - e finora le mie sensazioni sono molto buone».
Matteo Montaguti con la fuga di oggi è stato a lungo maglia rosa virtuale e dopo la tappa spiega un personale e curioso retroscena.
«Qualche sera fa - ha detto l'italiano di Francia - avevo sognato di andare in rosa e stranamente oggi ciò si è avverato, seppur virtualmente».
Poi Montaguti ha commentato la sua azione: «Ci avevo anche sperato ma era impossibile andare all'arrivo con tutta una squadra dietro a tirare. Ci riproverò anche se ormai sarà impossibile avverare il sogno di vestire la maglia rosa».