Nelle ultime stagioni aveva sempre deciso di andare avanti perché il suo sogno era di chiudere la carriera al Giro d'Italia, magari a Milano davanti ai suoi amici e i suoi tifosi: oggi la carriera di Andrea Noè (professionista dal 1993) s'è definitivamente conclusa perché il corridore della Farnese Vini è stato costretto al ritiro dopo una trentina di chilometri della Lienz-Zoncolan.
È un Angelo Zomegnan nero quello che ai microfoni della trasmissione Rai SiGira si scaglia contro un'UCI incapace di gestire i problemi del ciclismo, e contro certi team manager (ogni riferimento a Bjarne Riis è piuttosto palese) che - secondo il direttore del Giro d'Italia - hanno manovrato nell'ombra per giungere alla cancellazione del Crostis.
Benché l'organizzatore abbia preso tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza dei corridori, in seguito alle varie lamentele dei Direttori Sportivi conseguenti all'impossibilità di garantire una gestione sportiva ottimale nel finale della tappa (non avendo le ammiraglie la possibilità di circolare normalmente in corsa per 37,2 km) e dopo l'analisi della proposta fatta dall'Organizzatore per risolvere questo problema, il Collegio dei Commissari non reputa sufficiente tale proposta.
Un nuovo video, girato ieri dall'azzurro di MTB-Orienteering Alessandro Gaspari con micro-camere installate su bici e casco, dà in anteprima a tutti i corridori della corsa rosa nuovi preziosi dettagli sulle condizioni della famigerata discesa del Crostis che il Giro affronterà sabato. Attraverso questo video, fortemente voluto dall'addetto stampa della FISO Pietro Illarietti, si vuole offrire ai corridori la possibilità di capire nel miglior modo possibile i punti chiave della discesa e le sue condizioni di sicurezza.