Tutti la conoscono con il nome di Muro di Huy, ma il terribile strappo simbolo della Freccia Vallone si chiama, in realtà, Chemin des Chapelles per la presenza di sette cappelle che costituiscono la fine del pellegrinaggio di Notre Dame de la Sarte. Più laicamente, è probabile che anche il gruppo si approccerà domani alla terza ed ultima ascesa sull'infida côte (26% la pendenza massima) dopo un tranquillo pellegrinaggio di 199 km. Sì, perché questa è la corsa più breve del calendario World Tour, l'unica a non sopravanzare la doppia centinaia di lunghezza.
La quarta tappa della Volta a Catalunya non vedrà al via alcuni potenziali protagonisti. Non hanno preso il via nei 166.4 km della Alp-Vallter 2000, oltre a Carlos Betancur, vincitore della Parigi-Nizza, un altro colombiano, Julián Arredondo, rivelazione della Trek (per lui febbre e vomito tutta la notte), e Chris Horner.
Per Julián Arredondo la quinta tappa della Tirreno-Adriatico si è chiusa con un’altra prestazione più che incoraggiante: un nono posto a 1'42" da Contador che l'ha ora proiettato al quarto posto della classifica generale. «È andata bene - spiega il colombiano - sono riuscito a chiudere nei 10. La condizione cresce per cui spero di arrivare in buona forma al Giro d'Italia». L'atleta della Trek conferma poi che le classiche delle Ardenne saranno un ulteriore obiettivo importante per questa stagione: «Sono tra i principali obiettivi di questa stagione.
Un Alberto Contador scintillante ha vinto oggi la quinta tappa della Tirreno-Adriatico, da Amatrice a Guardiagrele (192 km), con un attacco di 33 km che gli ha permesso di mettere grande distanza tra sé e tutti i rivali di classifica, e che l'ha condotto direttamente al comando della classifica generale. Una vittoria che fa il paio con quella ottenuta ieri a Cittareale, ma che risplende molto di più vista la dinamica della corsa del capitano Tinkoff.