Con una splendida impresa in solitaria Miguel Ángel Rubiano Chávez conquista la sesta tappa del Giro d'Italia, da Urbino a Porto Sant'Elpidio atttraverso le colline marchigiane. Dopo 25 km se ne vanno Benedetti, Malori, Rubiano, Dyachenko, Rollin, Lastras, Golas, Roberts (il più avanzato in classifica a 41" da Navardauskas), Bauer, Kuschynski e Smukulis. Kuschinski, Rollin e Roberts si staccano sul Passo della Cappella. Lastras cade nella discesa con Bauer. L'uno si tocca la clavicola, l'altro riparte.
Con una sorprendente volata è Joaquim Rodríguez (Katusha) a vincere la 5a tappa della Vuelta al País Vasco su Samuel Sánchez (Euskaltel), abili a riprendere lo scatentato Kiserlovski (Astana) - 3° a 2" al traguardo - a poco più di 2 km dall'arrivo di Oñati dopo che il corridore croato se ne era andato tutto solo sull'Alto de Asentzio a 29 km dalla linea finale lasciando per strada gli altri compagni di fuga - tra cui i nostri Damiano Caruso (Liquigas), Appollonio (Sky), Malori (Lampre) e Pinotti (BMC) per un totale di nove corridori.
Tra i tre litiganti il quarto gode, potremmo dire parafrasando il celebre detto. Sì, perché nella crono finale della Settimana Coppi e Bartali a far saltare il banco ci ha pensato Jan Barta, stamattina quarto in classifica, che con una prova perfetta, ha rifilato distacchi pesanti ai tre atleti (il compagno di squadra Huzarski, Di Luca e Ulissi) che lo precedevano e si è aggiudicato la tappa e il giro.