Versione stampabileEcco le dichiarazioni dei protagonisti al termine della prima tappa del Giro d'Italia.
| Taylor Phinney (BMC) da Comunicato stampa RCS |
 «La Maglia rosa è un sogno realizzato. Ho lavorato duramente per presentarmi nelle migliori condizioni possibili a questa partenza. Mi sono accorto durante il riscaldamento che sarebbe stato un grande giorno. Devo ringraziare la mia squadra e la mia famiglia che ha sempre creduto in me. Spero che questo sia solo liinizio. Domani è un altro giorno ma stanotte dormirò felice. Sapevo di poter fare bene ma bisognava comunque farlo. Ho conservato qualche energia per gli ultimi tre chilometri perché sapevo che sarebbero stati la parte più difficile... Ho semplicemente abbassato la testa e pedalato più forte possibile con grande sofferenza. Molta gente mi chiede se io sono il nuovo Lance Armstrong. Io e lui siamo molto diversi come tipo di ciclisti, io sono più grosso e non sono affatto uno scalatore come lui. Sono orgoglioso di far parte di questo gruppo di giovani talenti americani. Non direi che io sono il nuovo Armstrong, io sono semplicemente Taylor Phinney». |
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| Damiano Cunego (Lampre-ISD) da Comunicato stampa Lampre |
 «È stata una cronometro dalle due facce: la prima parte del percorso era molto tecnica, nella seconda bisognava fare i conti con i lunghi rettilinei spazzati da folate di vento. Mi aspettavo di riuscire a interpretare meglio il tratto iniziale, ma nel complesso il risultato è in linea con le mie aspettative». |
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| Michele Scarponi (Lampre-ISD) da Comunicato stampa Lampre |
 «Non è stato per me un bel prologo. Speravo di limitare il divario da alcuni atleti di classifica, purtroppo non ho trovato la giusta pedalata. Non penso sia stata questione di scelta di ruota lenticolare o meno. Non ci sono comunque problemi, il Giro è appena iniziato». |
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| Adriano Malori (Lampre-ISD) da Comunicato stampa Lampre |
 «A una prima parte di gara non bella ho aggiunto una buona prestazione nel settore finale del percorso. Avrei voluto realizzare una grande cronometro per onorare al meglio la maglia tricolore che indosso, purtroppo il tracciato non mi favoriva». |
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| Ivan Basso (Liquigas-Cannondale) da Comunicato stampa Liquigas |
 «Sono contento perché partire con il piede giusto è un segnale incoraggiante soprattutto per il morale. L'obiettivo era quello di non perdere troppi secondi: a conti fatti è andata meglio del previsto. Non è però il momento di entusiasmarsi: la strada per Milano è lunga e già da domani ci aspettano tappe insidiose. Perdere i secondi guadagnati oggi è un attimo. Bisogna mantenere la concentrazione alta, come oggi: avanti così». |
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| Manuele Boaro (Saxo Bank) da Comunicato stampa Saxo Bank e RaiSport |
 «Ho pedalato più fote che potevo, non son riuscito ad andare più veloce. Naturalmente avrei voluto vincere ma spero che Bjarne Riis sia felice per la mia performance. Gli spettatori ci hanno dato tutto il loro sostegno lungo il percorso, non avrei potuto iniziare nel modo migliore. Adesso che la corsa è iniziata, non vedo l'ora di correre di nuovo domani». |
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| Daniele Bennati (RadioShack) da Twitter |
 «Sapevo che oggi per me sarebbe stato molto difficile e molto faticoso. Tanto tempo lontano dalle gare non è l'ideale per un prologo. Mai sostenuto di poter vincere oggi, potevo difenderemi meglio avessi avuto un avvicinamento migliore al Giro, non sono deluso, mollare mai! I prossimi 2gg in Danimarca mi serviranno per trovare la condizione migliore, il ritmo ed il colpo di pedale giusto. Siamo solo all'inizio!» |
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| Dario Cataldo (Omega Pharma-Quick Step) da Twitter |
 «Oggi non è andata male... Anche se mi ero raffreddato un po' prima della partenza e i primi km ho fatto fatica. Forse si poteva limare ancora ma sono contento così. Un piccolo passetto per la classifica. Nulla a confronto di quello che verrà sulle salite, intanto dà morale!» |
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| Joaquím Rodríguez (Katusha) da Biciciclismo |
 «Sono soddisfatto della prima prova, ho avuto sensazioni molto buone fino all'ultimo chilometro dove mi sono sentito un po' appesantito. Era importante non perdere troppo tempo rispetto agli altri favoriti per la vittoria finale, così non posso non essere felice visto che ho guadagnato anche qualche secondo su alcuni di loro. Ovviamente il Giro d'Italia è impegnativo e lungo, però questo buon inizio mi dà tanto morale». |
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