Dopo i piazzamenti in Norvegia ritrova il sorriso Alessandro Petacchi: a 38 anni lo spezzino riesce ancora a sprintare con successo, battendo a Penzberg, nella prima tappa del Giro di Baviera. Battuti Allan Davis (Orica-GreenEdge) e Hutarovich (FDJ). La tappa era stata caratterizzata da una fuga, senza successo, di Radochla, Boucher e del giovane talento Jasha Sütterlin.
Esce da una volata sotto la pioggia il vincitore della centesima Scheldeprijs ed ha il nome di Marcel Kittel. La corsa è vissuta sulla fuga partita al km 11 di sette uomini: Kevin Hulsmans, David Boucher, Kevin Van Melsen, Sven Vandousselaere, Kin San Wu, Simon Lambert-Lemay, Kevin Claeys. Hulsmans prova ad attaccare ai -13 ma viene ripreso ai -10. Boonen lavora per i propri compagni ma nell'ultimo attraversamento della Broekstraat, tratto in pavé di 1700 metri, lavorano la Sky e la Rabobank. Una caduta fraziona il gruppo che procede verso il traguardo con molti componenti in meno.
Con una volata superba Arnaud Démare si aggiudica Le Samyn. La corsa è vissuta su una fuga a 5 (Keisse, Dennis Vanendert, Demoitie, Breyne e Van Melsen) che ha raggiunto un vantaggio di più di 4'. Gli uomini della FDJ-BigMat si sono messi a tirare per Hutarovich e Démare ed una volta ripresa la fuga s sono susseguiti gli scatti ed i controscatti. Il polacco dell'Omega Pharma QuickStep, Michal Kwiatkowski, ha provato l'assolo a meno di 10 km dal traguardo ma, una volta ripreso, è stata inevitabile la volata.
Con una volata perfettamente impostata dal Team Sky, Mark Cavendish ha vinto la Kuurne-Brussel-Kuurne davanti a Yauheni Hutarovich e Kenny Van Hummel. Corsa battagliata con diversi attacchi (attivi nelle fasi centrali anche Boonen, Ballan, Flecha e Devolder tra gli altri) e un'ultima fuga a 7 (comprendente Kuschynski, Sylvain Chavanel, Engoulvent, Eeckhout, Ghyselinck, Mol e Delfosse), ma il lungo tratto senza muri e pavé prima del traguardo ha favorito (come spesso accade) il ricongiungersi del gruppo.
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