La neve non dà tregua al Giro del Mediterraneo e così la tappa odierna, con gran finale sul Mont Faron, dapprima è stata accorciata a 101 km (dei 130 in programma) evitando di percorrere le zone più fredde. Ma era evidente a tutti che con queste condizioni meteo il Mont Faron non sarebbe stato percorribile. Infatti la strada che porta alla vetta è chiusa per neve e la corsa si adeguerà, ponendo il proprio traguardo a Toulon, alle pendici del Mont Faron. Per Michel Kreder, in maglia gialla davanti ad Hutarovich e Tiernan-Locke per soli 10", il successo nella generale è sempre più vicino.
A La Londe è ancora volata e Michael Kreder (Garmin) bissa il successo della prima tappa. La tappa, ridotta a un circuito per via delle nevicate notturne, ha visto Albasini e Vachon in fuga nelle fasi centrali, poi raggiunti da El Fares. Niente ha potuto però evitare che si consumasse per la terza volta consecutiva la volata, che ha visto alzare le braccia l'olandese, su Danilo Napolitano (Acqua & Sapone), Guillaume Blot (Bretagne) e Yahueni Hutarovich (FDJ), il quale per gli abbuoni deve cedere la maglia proprio a Kreder. Per Kreder è il terzo successo in maglia Garmin.
In due tappe, due assoli. Se ieri la vittoria di Jonathan Tiernan-Locke era stata facilitata da una caduta in volata, oggi è stato l'olandese Michel Kreder della Garmin-Barracuda ad andarsene nell'ultimo chilometro, portando a casa la vittoria di tappa nella seconda tappa del Giro del Mediterraneo. Sono 136 i chilometri che separano Salon-de-Provence da Martigues, tre GPM da scalare (non impossibili, a dire il vero) e molto vento. Durante la corsa alcuni ventagli spezzettano il gruppo ma ciò non impedisce l'arrivo a ranghi compatti in quel di Martigues.
A sorpresa finisce a Jonathan Tiernan-Locke la prima tappa del Giro del Mediterraneo. Nei 135 km da Pertuis a Meyreuil è stata molto attiva la Velo-Club La Pomme Marseille, che ha mandato in fuga Thomas Vaubourzeix dopo soli 13 km di corsa. Annullati causa neve i passaggi sui GPM in programma, è stato non troppo difficile per il gruppo far scendere il vantaggio del fuggitivo (giunto sin quasi ai 6'). Ripreso dunque Vaubourzeix, lo sprint sembrava scontato ed infatti l'arrivo a ranghi compatti era bell'e pronto.