Parigi-Nizza 2012: Gambe e pioggia, tutto per Larsson - Lo svedese vince la crono d'apertura. Wiggins a 1"
- Paris - Nice 2012
- Lampre - ISD 2012
- Liquigas - Cannondale 2012
- Omega Pharma - Quick Step 2012
- Sky ProCycling 2012
- Vacansoleil Pro Cycling Team 2012
- Alejandro Valverde Belmonte
- Andreas Klöden
- Bjarne Riis
- Bradley Wiggins
- Damiano Cunego
- Denis Menchov
- Elia Viviani
- Gustav Erik Larsson
- Ivan Basso
- José Joaquín Rojas Gil
- Marcel Kittel
- Markel Irizar Aranburu
- Nick Nuyens
- Romain Feillu
- Rémi Pauriol
- Sylvain Chavanel
- Tejay Van Garderen
- Thomas De Gendt
- Thomas Voeckler
- Tony Martin
- Yauheni Hutarovich
- Uomini
Si sa, nell'esercizio della cronometro la componente fortuna ha spesso giocato un ruolo fondamentale, se non determinante, per decidere il vincitore di tappa, e così è stato anche oggi, nella prima tappa della Parigi-Nizza.
Gustav Erik Larsson ha vinto, conquistando così il primo successo con la nuova divisa Vacansoleil, dopo aver passato gli ultimi quattro anni alla corte di Riis, ma colui che ha dimostrato di essere il più forte su questo percorso è stato senz'altro Bradley Wiggins, autore di una gran prova nonostante un acquazzone che ha condizionato la prestazione degli ultimi partenti, e staccato rispetto allo svedese soltanto di 1 secondo e 53 centesimi.
La Paris-Nice edizione 2012 parte dal parco naturale di Dampierre, con una crono di 9.4 km che porta a Saint Rémy Lès Chevreuse. Quello che si può ben definire il classico 'percorso misto': subito si affronta la Côte des dix-sept tournants, tortuosa salita-test da 1 km molto praticata dagli amatori della zona, dopodichè il resto del percorso è una dolce discesa con poche curve insidiose.
Il tempo è incerto e da subito si capisce che chi parte prima potrebbe ottenere un vantaggio: lo capisce Denis Menchov, primo dei big al via, ma autore di una prestazione mediocre che lo vedrà 86° a 42" dal vincitore. Il primo riferimento cronometrico serio è quello di Sylvain Chavanel, che piazza un bell'11'31", superato dopo pochi passaggi da Thomas De Gendt per pochi centesimi.
Il belga manterrà fino a fine prova il miglior tempo sulla Côte, prendendosi così anche la prima maglia verde. Li annichilisce però la prestazione di Larsson, che con quell'11'19" fa subito capire di aver piazzato una prestazione difficile da battere. Un bel ritorno per lo svedese, reduce da un 2011 davvero deludente che l'ha visto conquistare solo il titolo nazionale a cronometro.
Di lì a poco è un susseguirsi di prestazioni e controprestazioni: gli Omega Pharma nel complesso si manifestano in forma divina. Abbiam già parlato di Chavanel, ma notevoli sono anche le prestazioni di Leipheimer, che con 11'23" si prenderà il terzo posto finale, e di Tom Boonen, 11° a 15" di ritardo da Larsson.
Anche Thor Hushovd manifesta un grande stato di forma, firmando un tempo di appena 2" più lento di quello di Boonen: la sfida al campione belga verso la Settimana Santa è già iniziata. È apparso invece un po' imballato Alejandro Valverde, che prima della squalifica su queste prove era uno dei favoriti, 41° a mezzo minuto, ma è andato certamente meglio degli Schleck, finiti entrambi attorno alla 100° posizione.
Pessimi anche i due atleti italiani di riferimento qui presenti, Basso e Cunego, il primo 90° a 43", il secondo 132° a 57" di ritardo. Basso e Cunego sono tra gli ultimi a scendere in pista prima che un forte acquazzone si abbatta sul percorso di gara: le prove di Wiggins, Kloden e Tony Martin, occupanti del podio l'anno scorso, sono abbastanza condizionate da questo.
Ma se i due tedeschi finiscono lontani dalle prime posizioni (Martin, non al 100% e col solito 58 da passista tedesco decisamente inadatto a queste condizioni di gara, è 28°, Kloden addirittura 60°), il vicecampione del mondo a cronometro sfoggia una prestazione fantastica: supera la Côte con un tempo di poco migliore di quello di Larsson e poi cede di poco sul traguardo.
Scorrendo la classifca, si nota come molti giovani che possono puntare alla classifica in questa corsa abbiano risposto 'presente': Van Garderen è 4° con 9" di ritardo, Taaramäe 7° a 13" dietro De Gendt e Chavanel e poco davanti a Irizar, Coppel 10° a 15" poco dietro a Pauriol.
Un'ultima nota per due corridori transalpini tra i più vincenti degli ultimi anni, oggi protagonisti di un paio di 'stranezze': Thomas Voeckler è partito con una borraccia attaccata dietro alla sella, della quale l'utilità, per una crono di 11 km, onestamente non si è capita; Samuel Dumoulin, non proprio uno scalatore, è partito con una bici da strada per tentare di prendere punti per la classifica GPM sulla Côte. Tentativo fallito: all'intermedio sarà solo 12°. Affaticato, il tarchiato sprinter è penultimo a 2'17".
Peggio di lui solo Nuyens, caduto in discesa e trasportato in ospedale per accertamenti. Fortunatamente per il vincitore del Fiandre 2011 nulla di rotto e solo un sacco di botte sull'asfalto. Domani proverà a prendere il via, senza troppe pretese.
Domani, con l'arrivo a Orléans, la palla passa ai velocisti: il favorito d'obbligo è Marcel Kittel, il quale dovrà temere soprattutto Tom Boonen, se vorrà ancora buttarsi nella mischia, ed il nostro Elia Viviani, il quale però ha dichiarato di non stare benissimo e la controprestazione della crono di oggi lo dimostra. Potrebbero dire la loro anche Hutarovich, Romain Feillu e Rojas Gil.