Tour Down Under 2012: Australia Opens Cycling Season - Percorso più difficile per la prima prova WT
- Tour Down Under 2012
- Lampre - ISD 2012
- Liquigas - Cannondale 2012
- Omega Pharma - Quick Step 2012
- Orica - GreenEDGE 2012
- Rabobank Cycling Team 2012
- Alejandro Valverde Belmonte
- Alessandro Petacchi
- André Greipel
- Cameron Meyer
- Daniele Bennati
- Edvald Boasson Hagen
- Gerald Ciolek
- Heinrich Haussler
- Ivan Basso
- Jack Bobridge
- Mark Renshaw
- Massimo Graziato
- Matteo Trentin
- Michael Matthews
- Simon Gerrans
- Stefano Agostini
- Yauheni Hutarovich
- Óscar Freire Gómez
- Uomini
Si chiama Old Willunga Hill, è una collina a sud di Adelaide che guarda il mare e verosimilmente decreterà il vincitore della prima corsa World Tour del 2012, il Tour Down Under.
Saranno sei giorni di volate e, quando proprio non sarà un arrivo da sprinter, il rettilineo incontrerà la strada in leggera pendenza. Come a Stirling, dove un anno fa vinse un po' a sorpresa il giovane australiano della Rabobank, Michael Matthews. Cinque tappe semplici ed un arrivo in salita, vera novità di questa 14esima edizione del Tour Down Under (la quinta da corsa World Tour).
Gli anni scorsi a Willunga si arrivava ai piedi della salita, non al culmine, seppure dopo aver scalato la Willunga Hill un paio di volte. Quest'anno gli organizzatori hanno deciso, si cambia musica: largo sì agli sprinter ma a Willunga - 5a e penultima tappa della corsa - si scalerà una sola volta la collina e quindi ci si troverà ad affrontare l'arrivo in salita.
Ma le gare, nell'emisfero sud, sono già iniziate. Un buon numero di squadre ha anticipato ragionevolmente l'arrivo in Australia e, quando da noi sorgeva l'alba di ieri, i treni dei velocisti si scannavano nel Cancer Council Classic, il criterium che come di consueto precede la corsa a tappe. A fare la voce grossa è stato André Greipel, già brillantissimo per essere all'esordio, che ha sopravanzato in volata Edvald Boasson Hagen (non assistito benissimo dalla sua Sky, a dire il vero) ed Heinrich Haussler.
Questo per togliere la ruggine, da domani notte si farà davvero sul serio. Il parterre vede alla partenza nomi di grido, come accade da un po' di anni a questa parte. Molti velocisti sicuramente ma altrettanti passisti scalatori venuti in Australia a fare la gamba.
Il numero uno sarà sulla schiena di Cameron Meyer, vincitore della corsa nel 2011. Cammy prese la maglia ocra proprio a Willunga, sfruttando però una fuga non recuperata dal gruppo. Ripetersi, per il giovane passato alla GreenEDGE, se non impossibile, sarà quest'anno molto difficile.
Gli arrivi adatti agli sprinter puri (ne contiamo quattro) sorrideranno al già citato Greipel - vincitore del Down Under nel 2008 e nel 2010 - che dovrà battere una concorrenza piuttosto ostica: Freire, Haussler, Boasson Hagen, Hutarovich, Renshaw ed i nostri Bennati e Petacchi, per fare solo alcuni nomi.
L'aretino e lo spezzino hanno preso la decisione di iniziare a correre molto presto, e se al Cancer Council Classic Bennati non ha molto brillato (per lui solo un 68esimo posto), Petacchi s'è invece fatto vedere abbastanza avanti, entrando per un soffio nella top ten (appunto decimo).
L'arrivo di Stirling potrà regalarci qualche sorpresa e lì - ma ancor di più a Willunga - occhio a Valverde. Il murciano della Movistar è al rientro in gare ufficiali dopo i due anni di squalifica e rappresenta un vero e proprio enigma. Nel periodo di lontananza dalle gare si è allenato come se avesse dovuto correre regolarmente, ciò non viene messo in discussione.
Il fatto è che chi è rientrato da una lunga squalifica non è mai stato forte e costante come prima della sospensione (uno su tutti: Ivan Basso, nonostante il Giro 2010 vinto). Saprà Valverde mostrare lo spunto che l'ha reso famoso - ed averlo sin da gennaio! - già in queste prime sei tappe della sua nuova vita sportiva? Lo scopriremo strada facendo.
Così come scopriremo, con non poca curiosità, cosa saranno in grado di dire i nostri giovani: Stefano Agostini della Liquigas ed il già rodato Matteo Trentin all'Omega Pharma Quickstep, così come il portacolori della Lampre, Massimo Graziato.
Attenzione infine ai corridori locali, che se non potranno vedere al via Jack Bobridge, avranno comunque, tra gli altri, il fresco Campione Nazionale, Simon Gerrans, che questo Down Under, con la gamba mostrata nell'alba del 2012, potrebbe anche portarselo a casa. E per lui sarebbe uno splendido bis.