La frazione in assoluto più facile del Giro d'Italia 2015, 147 km da Montecchio Maggiore a Jesolo, ha visto la vittoria di Sacha Modolo
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Al km 4 Marco Frapporti (Androni), Arnaud Courteille (FDJ), Jérôme Pineau (IAM) e Bert De Backer (Giant) si sono avvantaggiati, raggiunti poco dopo da Rick Zabel (BMC); ma il gruppo non ha dato spazio e ha ripreso tutti tranne Pineau, che ha insistito nell'azione.
È la frazione in assoluto più facile del Giro d'Italia 2015: la 13esima tappa, da Montecchio Maggiore a Jesolo, misura 147 km ed è un unico piattone su cui alla fine dovrebbero emergere i velocisti. L'unica insidia è dettata dalla pioggia, che cade sul tracciato sin dalla partenza.
La settima tappa, quella più lunga del Giro d'Italia, 264 km da Grosseto a Fiuggi con un finale insidioso, è di Diego Ulissi. Non prende il via Daniele Colli, che ieri nella caduta di Castiglione della Pescaia ha rimediato una frattura scomposta dell'omero sinistro, mentre Alberto Contador, pur acciaccato, è ripartito in maglia rosa. Sono andati all'attacco dopo una decina di chilometri Marco Bandiera (Androni-Sidermec), Nicola Boem (Bardiani-CSF Inox), Pierpaolo De Negri (Nippo-Vini Fantini) e il bulgaro Nikolay Mihaylov (CCC Sprandi-Polkowice).
Erano i favoriti e non hanno fallito l'appuntamento: i nove alfieri della Orica-GreenEDGE hanno vinto (come l'anno scorso) la cronosquadre d'apertura del Giro d'Italia, da San Lorenzo al Mare a Sanremo (17.6 km), fissando un tempo di 19'26". Il primo a transitare al traguardo, tra gli uomini della squadra australiana, è stato Simon Gerrans, che veste così la prima maglia rosa del Giro 2015.