Giro d'Italia 2015: Gerrans, un altro festival - Cronosquadre, la Orica batte Tinkoff e Astana e lancia Simon in rosa
- GIRO D'ITALIA 2015
- Astana Pro Team 2015
- BMC Racing Team 2015
- Etixx - Quick Step 2015
- Lampre - Merida 2015
- Orica - GreenEDGE 2015
- Team Katusha 2015
- Team Sky 2015
- Tinkoff - Saxo 2015
- Tinkoff - Saxo 2015
- Alberto Contador Velasco
- Fabio Aru
- Michael Matthews
- Michael Matthews
- Richie Porte
- Rigoberto Urán Urán
- Simon Gerrans
- Uomini
Cambiano gli scenari, resta intatto il feeling della Orica GreenEDGE con le cronosquadre. Gli uomini di Matthew White, logici favoriti alla vigilia, ripartono con lo stesso piglio del 2014 e dominano la prima tappa del Giro d'Italia, da San Lorenzo al Mare a Sanremo, regalando a Simon Gerrans per il suo 35esimo compleanno (in un luogo a lui già caro: qui vinse la Classicissima tre anni fa) un altro momento storico, la sua prima maglia rosa, dopo una stagione iniziata molto male.
Una doppietta consecutiva, quella della Orica nel biennio 2014-2015, che trova analogie solo 30 anni fa, quando la Del Tongo andò a segno sia nel Giro '85 che in quello '86.
Astana con le migliori intenzioni
La frazione odierna si correva nelle migliori condizioni possibili: calda giornata primaverile, sole splendente, una leggera brezza dal mare, percorso perfetto, reso insidioso giusto da qualche curva. Nessuna preoccupazione dunque e libero sfogo al gas per tutti i team, a cominciare dalla Lampre, che a dire la verità, di gas ne libererà ben poco, concludendo penultima a 20'25".
Il primo riferimento degno di nota arriverà dall'Astana di Fabio Aru: una squadra composta da uomini forti a tutto tondo, che col tempo di 19'39" raggiunge le più rosee aspettative installandosi al primo posto provvisorio e dando anche un certo conforto sulle condizioni del sardo, che fosse stato ancora in affanno (dopo i problemi fisici dei giorni scorsi) avrebbe chiesto meno ai suoi compagni.
Giù la Sky, su la Etixx
A dar conferma della ottima prestazione degli uomini diretti da Martinelli e Shefer i confronti con squadre di solito più performanti nelle prove contro il tempo, come BMC e Sky: entrambe non col meglio delle loro rose, certo, ma entrambe dietro l'Astana, rispettivamente a 19'51" e 19'53". Arrivano dunque 14" molto preziosi (e inattesi) per Aru su Porte.
Molto meglio di queste ultime invece la Etixx, in una delle poche prove nelle quali può supportare al meglio il suo capitano Urán, che di fatto può festeggiare: il 19'45" segnato dal team belga varrà un lussuoso quarto posto finale.
Una maglia rosa per Gerrans
Quando arriva il turno della Orica, però, non c'è n'è per nessuno. Lancaster (prima maglia rosa ormai 10 anni fa, a Reggio Calabria) e Bewley sono i primi due vagoncini a staccarsi, seguiti poi da Durbridge, non prima di aver dato un notevole apporto al team.
Sul traguardo di Sanremo sembra Matthews a dover tagliare la linea per primo, invece la leadership spetta a Simon Gerrans: col 19'26" fatto segnare al 54.3 km/h di media, l'australiano può strappare un sorriso dopo un inizio di stagione segnato dalle cadute. Due fratture, una alla clavicola a dicembre ed una alla testa del radio a marzo, e poi il doppio volo alla Liegi-Bastogne-Liegi che non gli ha permesso di difendere il successo del 2014.
Russi sugli scudi: la Tinkoff è seconda
Da qui in poi, soltanto i russi spaventeranno la compagine australiana: la Katusha sigla sì un buon intertempo, piazzandosi a 7" dalla Orica, ma poi, troppo disunita, cala vistosamente nella seconda parte, chiudendo decima a 19'53".
Più temibile è la Tinkoff, che all'intermedio riesce addirittura a precedere di 2" la Orica, ma che sulla lunga distanza deve soccombere, staccando comunque un invidiabile 19'33" che vale il secondo posto. Ulteriore dimostrazione che Contador ha a disposizione forse il miglior team, un crogiolo di esperienza (Basso, Tosatto, Rogers, Paulinho) e corridori nel pieno della maturità agonistica (Kreuziger, Juul Jensen, Boaro e Rovny).
Domani cambia già la rosa?
Domani da Albenga si ripartirà verso Genova per l'unica frazione da qui a venerdì che può considerarsi tranquilla (al netto di cadute varie). Prevedibile l'arrivo in volata, altrettanto prevedibile anche un cambio di maglia in favore di Michael Matthews, al quale dovrebbe bastare un piazzamento in volata. Ma si sa, al Giro le sorprese sono sempre dietro l'angolo.