Simon Gerrans si riprende quel titolo di Campione nazionale australiano già conquistato nel 2012. Sul circuito di Buninyong, 10.2 km da ripetere 18 volte, è stato Cameron Meyer ad agitare le acque in modo decisivo negli ultimi 4 km. A seguirlo solo Gerrans, Porte, ed Evans. Porte ha più volte tentato l'allungo ma Meyer ha sempre chiuso in favore del compagno di squadra Gerrans. Ed era proprio Simon Gerrans a lanciare una volata a cui né Cadel Evans, 2°, né Richie Porte, medaglia di bronzo, sapevano tener testa. Per Gerrans si tratta perciò del secondo titolo nazionale in tre stagioni.
L'australiano Simon Gerrans deve dire addio al suo grande obiettivo di questa seconda parte di stagione, il Campionato del Mondo di Firenze: il corridore della Orica-GreenEDGE, infatti, s'è ritirato dalla Vuelta con una frattura all'anca che ha messo fine al suo 2013 ciclistico. La frattura è stata causata da una caduta nel corso della terza tappa ma solo al termine della 13a tappa, con il dolore che era aumentato negli ultimi giorni, Gerrans s'è recato in ospedale per fare gli esami che hanno dato il tanto temuto responso.
Saranno Simon Gerrans e Michael Matthews, l'uno reduce dalla vittoria di tappa (con annessa maglia gialla) al Tour, l'altro che ha saputo conquistare due frazioni al Tour of Utah, le punte dell'australiana Orica-GreenEDGE per la prossima Vuelta a España. Completano i nove della formazione australiana Sam Bewley, Simon Clarke, Baden Cooke, Mitchell Docker, Leigh Howard, Christian Meier e Wesley Sulzberger.
Si correrà domani la Clasica Ciclista San Sebastián, gara in linea nei Paesi Baschi che sarà un ottima rivincita per chi è uscito dal Tour de France insoddisfatto.
Tappa del tutto interlocutoria, la sesta del Tour de France, da Aix-en-Provence a Montpellier: solo una fuga in avvio (dello spagnolo Luis Maté), annullata a 132 km dalla conclusione, dopodiché gruppo sempre compatto fino allo sprint finale. La volata ha premiato André Greipel su Peter Sagan, Marcel Kittel e Mark Cavendish (che in precedenza, a circa 35 km dalla fine, era caduto). Nono Roberto Ferrari, primo degli italiani.