È di Mark Cavendish la quinta tappa del Giro d'Italia. Subito fuga a 4, con Brian Bulgac, Olivier Kaisen (Lotto-Belisol), Alessandro De Marchi (Androni-Venezuela) e Pierpaolo De Negri (Farnese Vini-Selle Italia). Vantaggio massimo oltre i 6'. Ai -40 km dal traguardo la Garmin-Barracuda del leader Ramunas Navardauskas si mette a tirare ed il gruppo si avvicina ai fuggitivi. Ai -37 caduta che coinvolge, tra gli altri, Phinney, Boaro e Lucas Sebastian Haedo.
Come da pronostico, è la Garmin-Barracuda ad aggiudicarsi la cronometro a squadre di Verona. La Garmin ha percorso i 33 km della prova in 37'04", precedendo di 5" la sorprendente Katusha e di 22" Astana e Saxo Bank. Quinta l'Omega Pharma QuickStep a 24", davanti persino all'Orica-GreenEDGE, che ha perso 25". Liquigas settima a 26" mentre la Lampre finisce 12a a 34" dalla Garmin. Cambia la maglia rosa, con Ramunas Navardauskas (primo lituano a vestire la maglia di leader al Giro) che precede Farrar ed Hunter di 10", quindi Hesjedal a 11" e Phinney a 13".
È dell'australiano Matthew Goss la terza tappa del Giro d'Italia, 190 km tutti pianeggianti con partenza ed arrivo ad Horsens. È la tappa dedicata a Wouter Weylandt ed inizia con il momento di raccoglimento prima del via. Al km 0, dopo scatti e controscatti, se ne vanno in sei: Miguel Mínguez Ayala, Alfredo Balloni, Ramunas Navardauskas, Mads Christensen, Martijn Keizer, Reto Hollenstein. Procedono di comune accordo ottenendo un vantaggio massimo di 3'52" al km 129.