Va all'abruzzese Matteo Di Serafino il titolo italiano degli Elite S.C., disputato quest'oggi a Castel Tesino sulla distanza di 164,27 km. Il corridore della Vega Prefabbricati Montappone ha preceduto in uno sprint ristretto gli otto battistrada con cui aveva animato il finale di gara. Al secondo posto si è classificato il campano Vincenzo Ianniello dell'Amore&Vita Etruria mentre il bronzo è andato a Nicola Gaffurini del Delio Gallina.
La tappa regina del GiroBio, con arrivo al Passo Gavia, va al fuoriclasse statunitense Joseph Dombrowski, che come al Terminillo è stato capace di fare la diffeRenza in salita. Sul Passo del Ballino attaccano in 14: Eugert Zhupa (Trevigiani), Nazar Jumabekov (Kazakistan), Mirko Puccioni (Caparrini), Andrea Manfredi ed Antonino Puccio (Hopplà), Andrea Vaccher (Marchiol), Gianfranco Zilioli e Matteo Mammini (Colpack), Pietro Tedesco (General Store), Diego Rosa (Palazzago), Yonathan Salinas e Jorge Abreu (MGKvis), Ricardo Pichetta (Monviso), Donato De Ieso (Vejus).
Sul podio virtuale a due tappe dal termine di questa edizione del GiroBio c'è Matteo Di Serafino (Vega Prefabbricato Montappone): «Oggi è una tappa durissima, ci sono molte salite tra cui il Gavia che è una salita veramente impegnativa, speriamo di fare bene e vedremo sulle montagne cosa succederà. Sinceramente io mi aspettavo di essere ben messo in classifica a questo punto perché negli ultimi allenamenti mi sentivo molto bene, però è una bella sensazione trovarsi sul podio.
La sesta tappa del GiroBio, 163.8 km da Greve in Chianti a Perignano di Lari, vede vincere in una volata ristretta Enrico Barbin, insaziabile in questo 2012. Anche oggi un tratto di strada bianca da affrontare nelle battute iniziali, con un finale che favorisce il rientro dei velocisti o la buona riuscita della fuga. Nel tratto di strada bianca escono Barbin e Novak (Trevigiani), Rosa (Palazzago), Mammini (Colpack), Tintori (Idea Shoes), Di Carlo (Aran), Pozzo (Viris Maserati), Fiorenza (Gragnano).
Succede di tutto sugli sterrati toscani nella quinta tappa del GiroBio. La vittoria va al russo Ilnur Zakarin, più lesto dei diretti rivali ad inserirsi nella fuga buona e, se vogliamo, anche fortunato. Numerosi i tentativi di fuga ma gli Usa del leader Dombrowski non fanno andar via gente pericolosa come Novak. Nel primo tratto di sterrato la selezione è spietata, con la Trevigiani a fare un'andatura indiavolata. Nel secondo settore se ne vanno Barbin, Coledan, Novak, Sgrinzato, Tleubayev, Abreu, Zakarin e Di Serafino.