Ci ha messo meno di un decennio a diventare una delle corse più attese del calendario, e la Strade Bianche si gode una dimensione di assoluto prestigio: gli scenari incantevoli del Chianti e dell'arrivo di Piazza del Campo a Siena, uniti a una cifra tecnica di grande spessore, fanno di questa corsa un unicum nel panorama internazionale. Nove settori di sterrato, alcuni dei quali su strappi durissimi, e l'attesa pioggia che renderà tutto più difficile, fanno sì che l'edizione del decennale abbia tutte le carte in regola per rimanere memorabile.
Una corsa tutta nuova va a riempire un piccolo vuoto nel calendario dell'Europa Tour: si tratta del Tour Cycliste International La Provence, alla prima edizione, che si svolgerà da domani e per tre giorni in un'area geografica in cui in questo periodo i professionisti sono abituati a correre (la Francia meridionale-mediterranea).
La quarantottesima edizione del Tour du Haut Var è partita quest'oggi con la Le Cannet des Maures-Bagnoles en Forêt di 155 km. Subito dopo il via è partita l'azione di giornata, composta da sei elementi: i francesi Franck Bonnamour (Fortuneo-Vital Concept) e Pierre Latour (AG2R La Mondiale), i belgi Joeri Calleeuw (Verandas Willems) e Gaëtan Pons (Wallonie Bruxelles) e gli azzurri Alessandro De Marchi (BMC Racing Team) e Daniele Ratto (Androni-Sidermec).
Il Tour Cycliste International du Haut Var-Matin, classica due giorni francese di fine febbraio, giunge alla 48esima edizione e offre un percorso che per grandi linee ripropone quanto strutturato nelle ultime stagioni. Nel 2015 Ben Gastauer anticipò tutti nella prima tappa, e gli bastò chiudere con il primo gruppo (di circa 30 unità) nella seconda per vincere la generale.