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Tirreno-Adriatico 2016: I BMC gareggiano da Campioni del Mondo - Media vicina ai 57 orari, Daniel Oss è leader dopo la cronosquadre. Etixx a 2", Nibali e i suoi a 15"

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Daniel Oss raggiante sul palco delle premiazioni dopo la vittoria BMC nella cronosquadre di Lido di Camaiore © Bettiniphoto

Non ci sono sorprese nella prima tappa della Tirreno-Adriatico 2016, la cronosquadre di Lido di Camaiore, 22.7 km che chiamavano a scornarsi autentici squadroni che nella specialità dominano in tutto il mondo. In effetti i più attesi del giorno - Etixx e BMC - hanno dato vita a una sfida entusiasmante, conclusasi col successo della squadra americana che ha chiuso la prova con una media vicinissima ai 57 orari (56.948).

Sfida nella sfida tra i rappresentanti italiani dei due team, transitati in testa al traguardo: Daniel Oss e Gianluca Brambilla sono stati in questo modo omaggiati dai compagni, che hanno permesso loro di giocarsi il primo simbolo del primato della Corsa dei Due Mari. A spuntarla è stato quindi Oss, che riceve un meritatissimo premio al suo costante impegno di uomo squadra, preziosissimo per i successi dei suoi capitani nelle classiche.

 

La FDJ di Pinot fa subito la voce grossa
Dopo l'opaca prova della Movistar (24'24"), è stata la Tinkoff di Peter Sagan la prima ad avvicinare la soglia dei 24 minuti (24'06"), tempo che le ha permesso di tenersi dietro Dimension Data, LottoNL e CCC; ma la prestazione più sorprendente della giornata è stata siglata dalla FDJ guidata da Thibaut Pinot: i francesi hanno fermato i cronometri sul tempo di 24'04", con Johan Le Bon a passare per primo sul traguardo.

Subito si è avuta la percezione della bella prestazione FDJ, allorquando la Trek, in gara subito dopo, è rimasta dietro, col tempo di 24'12"; e Pinot e compagni sono rimasti davanti per un bel po', vedendo transitare Cannondale (25'58"), Orica (24'20", molto lontano dagli standard a cui ci ha abituato il team australiano), Katusha (24'54"), Caja Rural (25'36"), IAM (un ottimo 24'07") e Bardiani (25'36"). Da segnalare che il disastroso tempo della Cannondale è stato fortemente influenzato da una caduta che ha coinvolto, nei primissimi chilometri, tre suoi uomini: Rigoberto Urán, Sebastian Langeveld e Ramunas Navardauskas, in altri termini sono incappati nell'incidente tre dei migliori vagoni del treno verde-losanga.

 

La grande sfida Etixx-BMC sul filo di due secondi
Una delle formazioni più attese era ovviamente la Etixx-Quick Step, animata da fior di passistoni (su tutti Tony Martin, ma come trascurare Fernando Gaviria, Bob Jungels, Zdenek Stybar?), e il team belga non ha tradito le aspettative, passando primo sia all'intertempo del km 9.5 sia all'arrivo: 23'57" il tempo degli uomini di Lefévère, e una media (56.868) difficile da battere; ciliegina - per i tifosi italiani - il fatto che a transitare per primo sul traguardo sia stato Gianluca Brambilla, candidato così alla prima maglia di leader della corsa. Giant e Bora sono finite abbastanza lontane (25'18" e 25'06" rispettivamente), poi anche gli specialisti della Sky son rimasti dietro, col tempo di 24'16".

Ma quelli che facevano più paura agli Etixx erano i Campioni del Mondo di specialità della BMC. E puntualmente i rossoneri di Rihs hanno dato luogo alla loro esibizione di superiorità: primi all'intertempo con 2" sulla Etixx (9'27" contro 9'29"), quindi autori di una seconda parte di gara completamente identica a quella dei rivali. Il vantaggio per Daniel Oss (primo a transitare) e soci rispetto alla Etixx è stato quindi il medesimo anche all'arrivo: 2", 23'55" contro 23'57".

 

Gli ultimi in gara: prova discreta per Nibali e i suoi
Pensare che qualcuno potesse far meglio dei BMC era impresa ardua. Al punto che Oss, nello spazio riservato ai team accanto all'arrivo, ha approfittato dell'attesa per provare direttamente la taglia della maglia azzurra di leader della classifica da indossare sul palco delle premiazioni.

Come volevasi dimostrare, nessuno dei team in gara dopo la BMC è riuscito a far meglio: si sono accomodati alle spalle dei rossoneri la Lotto Soudal (24'41"), la Lampre (25'21", molto lontana), l'AG2R (24'45") e l'Androni (25'29").

Solo l'Astana poteva teoricamente sperare di avvicinare i Campioni del Mondo, ma la formazione kazaka ha chiuso anch'essa dietro, col tempo di 24'10". E quindi gloria per la BMC e festa per Oss.

 

Ordine d'arrivo e uomini di classifica
Quindi, riepilogando: BMC (citiamo i suoi uomini: con Oss ci sono Tejay Van Garderen, Damiano Caruso, Manuel Quinziato, Alessandro De Marchi, Jempy Drucker, Taylor Phinney e Greg Van Avermaet) prima con 2" sulla Etixx, 9" sulla FDJ, 11" sulla Tinkoff, 12" sulla IAM, 15" sull'Astana, 17" sulla Trek, 21" sulla Sky, 25" sulla Orica, 29" sulla Movistar.

Il che, riportato ai big della classifica, ci dice che - indipendentemente dall'attuale maglia azzurra Daniel Oss - Tejay Van Garderen ha 2" su Gianluca Brambilla, 9" su Thibaut Pinot, 11" su Roman Kreuziger, 15" su Vincenzo Nibali, 17" su Bauke Mollema, 21" su Wouter Poels, 25" su Adam Yates, 29" su Alejandro Valverde e poi ancora 50" su Domenico Pozzovivo (AG2R), 59" su Joaquim Rodríguez (Katusha), addirittura 1'26" su Diego Ulissi e 2'03" su Rigoberto Urán e Davide Formolo: se questi ultimi avevano intenzione di curare la classifica della Tirreno, possono direttamente mettere in archivio le loro ambizioni.

Domani la seconda tappa della Corsa dei Due Mari porterà il gruppo da Camaiore a Pomarance, 207 km con finale molto vivace su una salitella che promette di dare una nuova forma alla classifica.

Marco Grassi

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