“Volevo farcela. Volevo correre un altro anno. Sono stata aggrappata al manubrio fino all’altro giorno. Perché il manubrio, la fatica, il sudore, la tattica in gara, la volata, il vento in faccia hanno sempre fatto parte della mia vita. E mi sembrava impossibile dover rinunciare a tutto questo per affrontare un’altra vita. Alla fine, però ho dovuto arrendermi all’evidenza. Con il ciclismo agonistico praticato, ho chiuso. Adesso è definitivo”.
Diana Ziliute si guarda dentro e allarga le braccia.