«Partiamo dal Qatar per un grande 2009» - Ricci Petitoni ci presenta la nuova Selle Italia

La nuova stagione è ormai alle porte ed è tempo di andare a scoprire le novità e gli obiettivi delle squadre italiane. Tra queste la prima ad iniziare l'attività agonistico sarà la Selle Italia-Ghezzi che prenderà parte al Ladies Tour of Qatar dal 8 al 10 febbraio: a presentarci il team sarà proprio il presidente Walter Ricci Petitoni.
Andiamo a ripercorrere il 2008: per voi è stato un anno ricco di grandi soddisfazioni.
«Senza dubbio, a livello internazionale siamo stati una delle squadre più vincenti, sia dal punto di vista della quantità che soprattutto delle qualità. Ci siamo imposti in ben tre prove di Coppa del Mondo, abbiamo vinto il titolo italiano ma la vittoria più bella è stato il Giro d'Italia: l'avevamo già vinto con Pucinskainte nel 2006 ma ripetersi quest'anno con Luperini a distanza di 10 anni dalla sua ultima maglia rosa ha avuto un gusto speciale. In più sono molto orgoglioso del fatto che la squadra è sempre stata protagonista nelle varie corse e siamo riusciti a ottenere grandi risultati praticamente in tutti i continenti».
In mezzo a così tanti successi c'è stata qualche delusione o semplicemente qualche nota stonata?
«Momenti difficili non ce sono stati in questo 2008 anche perché le vittorie ci hanno sempre dato forza e morale; siamo partiti piano perché ad inizio stagione i nostri sforzi si sono concentrati sull'organizzazione della corsa a Cornaredo ma nonostante ciò Fabiana ha vinto a Varazze e abbiamo raccolto altri podi in corse molto importanti».
Dopo una stagione simile siete attesi ad un 2009 da grandi protagonisti.
«Sicuramente, riconfermarsi a questi livelli sarà molto dura però abbiamo cercato di mantenere il bel gruppo che si è venuto a creare. In effetti l'unica cessione vera e propria è stata quella della Gilmore mentre Oki, Slyusareva e Bates hanno deciso di smettere: dopo le Olimpiadi si è chiuso un ciclo di preparazione a lunga scadenza, per questo molte ragazze hanno deciso di smettere».
Proviamo a presentare invece i nuovi acquisti, su tutti spicca quello di Marta Bastianelli. Dopo un'annata storta puntate sul suo rilancio?
«A me le scommesse piacciono e quella di Marta è una bella sfida. Viene da un anno molto travagliato ma è molto decisa e speriamo possa tornare ai suoi massimi livelli con la nostra squadra: in fondo anche Luperini quando è arrivata noi veniva da alcune stagioni non esaltanti ma avete visto tutti quello che ha fatto negli ultimi due anni e la speranza è che Marta possa seguire la sua stessa strada».
Tra gli altri acquisti ci sono ragazze più e meno note, cosa si attende da loro?
«Tutti gli acquisti sono stati molto mirati per cercare di rendere la squadra ancora più competitiva: Luisa Tamanini e Martine Bras hanno grande esperienza e possono svolgere un lavoro utile in tattiche di squadra ma allo stesso tempo possono ritagliarsi spazi importanti correndo anche come capitane. La Badgonaviciute sarà la velocista designata, ha già fatto vedere buone cose ma le manca ancora un po' di esperienza a livello internazionale ma è giovane e ha margini di miglioramento. Abbiamo puntato anche due giovani italiane molto interessanti, la Zogli ha già corso con noi durante la passata stagione mentre la Bozzolo non è ancora riuscita ad esprimere al meglio il suo potenziale: è una ragazza seria e l'ho sempre reputata come una delle più promettenti tanto che la portai a correre con me in Belgio nel 2006 e in quella occasione fece 4° in una corsa internazionale, una 1.2, e con un poco più di attenzione avrebbe anche potuto vincere. Infine la Boyd è un'altra di quelle ragazze che rientrano nel campo delle scommesse e mi è stata consigliata personalmente dal CT neozelandese: corre anche su pista e in MTB a buoni livelli ma, pur non essendo giovanissima, le manca un po' di esperienza, sono molto curioso di vederla all'opera».
Guardando l'organico si vede come questo sia composto da molte ragazze giovani, è il frutto di un progetto mirato?
«Nelle ultime stagioni abbiamo puntato molto a valorizzare alcune giovani cicliste di talento: nella nostra squadra hanno la possibilità di stare al fianco di campionesse di grande esperienza dalle quali possono imparare molto. In più hanno la possibilità di testarsi a giro nelle corse più prestigiose del calendario: addirittura al Tour of Qatar manderemo una squadra composta quasi esclusivamente da giovani che potranno testarsi al fianco dell'élite del ciclismo femminile mondiale».
Tra le novità della nuova stagione si nota come Menikini non sia più tra gli sponsor del team. Quanto pesa la perdita dello sponsor principale?
«Menikini era con noi da quattro anni quindi la perdita di uno sponsor così si fa certamente sentire però a tal proposito devo ringraziare la Selle Italia e la famiglia Bigolin che dopo due anni di collaborazione non hanno avuto esitazioni quando gli ho proposto di diventare primo nome della squadra. Averli al nostro fianco ci ha dato una grande tranquillità anche in un momento non facile come quello in cui Menikini ci ha comunicato la decisione di non continuare la sponsorizzazione. In più quest'anno si è aggiunto lo sponsor Ghezzi, un'industria che si occupa della lavorazione di Acciaio Inox e presieduta da Giordano Ghezzi, un altro grande appassionato di ciclismo».
Ci ha detto che farete il vostro esordio in Qatar, dopo questa trasferta quali corse farete e quali saranno gli obiettivi stagionali?
«Dopo il Qatar seguiremo il calendario "classico" con Het Volk e Brissago per poi iniziare con le corse italiane e la Coppa del Mondo. L'appuntamento clou sarà ovviamente il Giro d'Italia e se le cose dovesse andare per il meglio speriamo di essere protagonisti anche al mondiale a Mendrisio con qualcuna delle nostre atlete».