Nella giornata di oggi FDJ ha annunciato che resterà ancora nel ciclismo e che rinnoverà la sponsorizzazione del team diretto da Marc Madiot fino al 2018. La squadra francese è stata fondata nel 1997 e da allora ha sempre avuto lo stesso manager e lo stesso nome (anche se in forme leggermente diverse): nella sua lunghissima storia la FDJ ha sempre fatto parte della prima divisione del ciclismo mondiale ad eccezione del 2001 e del 2011.
Un mese e mezzo fa La Méditerranéenne, corsa a tappe che ha preso il posto del defunto Giro del Mediterraneo, ha annunciato il proprio percorso ma nel disegnarlo non ha tenuto conto anche del resto del calendario internazionale: ma l'errore non è stato solo nella sovrapposizione di data dell'ultima tappa con il Trofeo Laigueglia (il 14 febbraio), ma soprattutto nel fatto che quell'ultima tappa è anch'essa prevista interamente in territorio ligure a Bordighera ad appena una sessantina di chilometri da Laigueglia.
Sono state annunciate le ultime due wild card per il Giro di Polonia 2016, che quest'anno si terrà in anticipo rispetto alle precedenti edizioni, essendo previsto dal 12 luglio al 18. Si tratta della Gazprom-RusVelo, che dopo il recente invito al Giro d'Italia ne riceve un altro di prestigio, e della ONE Pro Cycling.
Sull'isola di Oshima in Giappone sono in corso di svolgimento i Campionati Asiatici e oggi sono stati assegnati i titoli a cronometro per le categorie élite. In campo maschile gara molto equilibrata con i primi cinque classificati racchiusi in appena 17": la vittoria è andata a King Lok Cheung (Hong Kong) con 7" di vantaggio sul coreano Hyeong Min Choe (a podio ma mai vincente da tre edizioni consecutive) e 10" sull'iraniano Alireza Haghi.
La seconda giornata della New Zealand Cycle Classic ha proposto ai corridori un tracciato di 136.8 km tra Masterton e Martinborough: ad imporsi in volata è stato il 23enne neozelandese Brad Evans che ha preceduto i connazionali Alex Frame (secondo anche ieri) e Dion Smith.
Spettacolare impresa del 25enne olandese Peter Koning nella terza tappa del Tour de San Luis: il corridore della Drapac è andato in fuga assieme ad altri tre uomini nelle prime fasi di gara, è rimasto da solo in testa alla corsa a circa 40 chilometri dall'arrivo e nonostante ciò è riuscito a conquistare sia la vittoria di tappa che il primato in classifica generale.
«Non pensavo di soffrire così tanto a doverti pulire per l'ultima volta. Grazie per le soddisfazioni che mi hai fatto vivere. Grazie per i sogni che mi hai fatto realizzare. Mi mancherai davvero tanto». Questo messaggio, seguito da una foto di una bici smontata, è stato pubblicato sul proprio profilo Facebook da Elia Favilli.
Oggi alla Tropicale Amissa Bongo, gara in corso di svolgimento in questi giorni in Gabon, si è disputata la terza frazione, la Lambarene-Ndole di 130 km: la vittoria allo sprint è andata ad Adrien Petit (Direct Énergie), che porta alla sua nuova formazione il primo successo dell'anno. Il francese ha preceduto il connazionale Benoît Jarrier (Fortuneo-Vital Concept) e il bresciano Andrea Palini (SkyDive Dubai), che rimane in vetta alla classifica generale.